martedì 11 gennaio 2011

JUVE: LA SQUADRA DEL GATTO, DELLA VOLPE E DEGLI... AGNELLI

La squadra del gatto, della volpe e degli…Agnelli non decolla. In quattro giorni prende 7 goals, di cui 4 in casa davanti all’ultima in classifica e conclude il girone di andata con meno punti di quanti ne aveva l’anno passato la squadra allenata da Ferrara. Colpa della pausa natalizia, si sente dire e non è esatto perché il malore della Juve inizia con il pareggio contro il Chievo già prima di Natale. E in precedenza non si dimentichi l’uscita dall’Europa League senza neanche una vittoria. Continuano gli infortuni [nella media altissima degli ultimi due anni], senza che nulla si faccia per porvi riparo, dipenda dal campo, dal modo di allenarsi o da altro ancora. Continuano intanto gli acquisti a dir poco incauti con dispendio enorme di risorse [Oltre 250 milioni di euro spesi negli ultimi anni]. Sissoko, l’unico acquisto valido del passato, ignorato da Del Neri, e deciso ormai giustamente a lasciare la squadra bianconera. Quagliarella e Krasic gli acquisti “indovinati” di quest’anno: il primo fermo ormai tutto l’anno per un incidente che si è procurato da solo [il che significa pur qualcosa!], il secondo che l’allenatore si ostina a far giocare praticamente da terzino e che non è mai servito dal resto della squadra, la quale preferisce invece avanzare [si fa per dire…] centralmente dove schiera vecchi nazionali campioni del mondo del 2006 o neo-nazionali già fusi. Intanto i Criscito, i Balzaretti, i Molinaro, i Nocerino, nel tempo, sono stati sostituiti dai Grosso, i Sorensen, i Traoré, i Gryghera e il problema degli esterni bassi continua ad essere sempre lo stesso: la difesa della Juve è una delle più battute del Campionato. Si cedono i Giovinco, i Trezeguet, i Camoranesi ecc… e si investe su campioni di 34 anni come Tony. Gran parte del mondo degli “addetti ai lavori” sembra accorgersi solo ora che questa Juventus non funziona. Pure si era inneggiato alla “nuova Juve” con squilli di tromba, soprattutto per l’arrivo di due “grandi” dirigenti come il tecnico Del Neri e il direttore Marotta. La coppia “regina” che sull’onda dei grandi successi ottenuti altrove [?!] avrebbe di sicuro rilanciato la Juve. La speranza è che un giovane capace e amato dai tifosi, che bene ha operato in passato sulla scia dei padri, come Andrea Agnelli, ponga al più presto riparo ad una situazione non più sostenibile sia sotto il profilo della gestione delle risorse che della conduzione tecnica. Appena superfluo dire che avevo previsto tutto questo già prima dell’inizio del Campionato. Si veda in proposito il relativo articolo del 25 Giugno u.s.

Sergio Magaldi

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