lunedì 10 ottobre 2011

IL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI

Il Censimento ha raggiunto un primo risultato, misurando già nel primo giorno la tradizionale efficienza della burocrazia italiana e la lungimiranza e la sagacia di certi suoi dirigenti.


Nella “Lettera informativa” che accompagna i cosiddetti “Fogli di famiglia”, si raccomanda di non compilare il questionario prima del 9 Ottobre 2011, dal momento che la data di riferimento del Censimento è appunto il 9 Ottobre. Si aggiunge ancora che è possibile, anzi addirittura auspicabile, rispondere via internet. Si ricordano infine le sanzioni a carico dei cittadini inadempienti: artt. 7 e 11 del d.lsg. n.322/1989, e successive modifiche e integrazioni.


Quel che non sono riuscito a trovare nella “Lettera” [ma potrei essermi distratto] è però il termine ultimo per rispondere o rispedire il cartaceo. Tuttavia, da quanto si evince dal foglio informativo, sembrerebbe che tale termine sia fissato al 29 Febbraio 2012, in quanto si fornisce un numero verde, per dirimere ogni difficoltà della compilazione, e si precisa che il servizio è attivo dal 1 Ottobre 2011 al 29 Febbraio 2012, fatti salvi alcuni giorni. Non fidandomi, sono andato in internet, cercando nei siti indipendenti, e ho trovato l’informazione che il termine ultimo è fissato al 20 Novembre 2011. Questa mattina, infine, la radio ha annunciato che c’è tempo sino alla fine dell’anno per compilare, trasmettere o rispedire il questionario.


Che è successo nel primo giorno utile per la compilazione, cioè ieri Domenica 9 Ottobre 2011? Nell’incertezza, molti cittadini devono aver pensato di avere solo 24 ore a disposizione per adempiere al proprio dovere, così si sono precipitati in massa sul sito dell’Istat, con il risultato di mandarlo rapidamente in tilt.


Appena superfluo dire che il termine ultimo per la compilazione e la trasmissione, informatica e/o postale, del questionario, avrebbe dovuto essere scritto e sottolineato in grassetto nella “Lettera informativa” e che norma di prudenza del senso comune, sarebbe stata quella di formulare un calendario per le risposte on line, concepito con riferimento alfabetico al cognome dei cittadini: così, per es., il primo giorno le lettere dalla A alla D, il secondo dalla E alla I e così via, salvo poi ripetere il ciclo sino al termine ultimo di scadenza.

Ma il buonsenso appartiene alla burocrazia?

S.M

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