giovedì 27 settembre 2018

La scoperta del “nuovo vangelo” nel prologo di L’AMORE CONSAPEVOLE







                P R O L O G O

     

       …Perché la Legge è stata data da Mosè;

       ma la Grazia e la Verità sono venute

       da Gesù Cristo…
        
          VANGELO DI GIOVANNI,1,17
La notizia rimbalzò in rete già verso sera, prima che la stampa di tutto il mondo la riportasse nella prima pagina dei quotidiani del mattino. Era accaduto qualcosa capace di mettere a rischio una religione millenaria. Da alcuni mesi, era morto, ultracentenario, un ricco collezionista italoamericano. Quel tardo pomeriggio, il suo notaio rese nota al mondo l’esistenza di un rotolo di pergamena in pelle di cammello che il magnate aveva acquistato tanto tempo prima da un mercante libanese, e che gli aveva consegnato perché lo custodisse sino al giorno della sua morte. 
 Con il manoscritto, redatto in aramaico con inserti di ebraico, il collezionista consegnò al notaio tutte le perizie eseguite sul rotolo. Il metodo della spettrometria di massa e del radiocarbonio attribuiva al reperto una data compresa tra il 30 a.C. e il 70 d.C., mentre la pelle di cammello proveniva dalla riva nord occidentale del Mar Morto, proprio come i Rotoli di Qumran, scoperti tra l’estate del 1947 e la primavera del 1956 ma resi noti solo quarant’anni più tardi.
 Con il resto, l’italoamericano aveva consegnato al notaio uno scritto di suo pugno, redatto a Boston, stato del Massachusetts, in cui raccontava nella lingua dei padri come fosse venuto in possesso del manoscritto e spiegava le ragioni che lo avevano indotto a custodirlo in segreto.

 Approssimandosi l’istante in cui mi troverò al cospetto dell’Altissimo, sento la necessità – per amore della verità e della fede cattolica e apostolica romana, nella quale sono stato allevato e che ho sempre professato nel corso della mia vita – di restituire al mondo il prezioso manoscritto di chi conobbe Lord Jesus Christ, fu da Lui strappato alla morte e ne rese diretta testimonianza!

 Ho sempre vissuto nel dilemma, se rivelare all’umanità quanto era in mio possesso o tacere per il timore che molte anime si smarrissero e i nemici della Chiesa finissero col prevalere.

 Un giorno, trovandomi in Palestina, fui avvicinato da un mercante libanese con il quale in passato avevo concluso buoni affari. Mi disse di avere in mano un reperto d’inestimabile valore, con la prova inconfutabile dell’esistenza storica di Lord Jesus Christ: alayhi al-salam, su di lui la benedizione, disse, e precisò che il manoscritto in pelle di cammello dava ragione all’Islam: Gesù non era il figlio di Dio, ma un profeta, venuto dopo Mosé e prima dell’ultimo e più grande di tutti i profeti: Allah lo benedica e lo salvi, concluse il mercante musulmano, riferendosi a Maometto.

 Per volontà di Dio, potevo contare a quel tempo sull’amicizia fraterna di un grande professore, un ebreo americano che conosceva sia l’aramaico che l’ebraico biblico, e al quale erano noti i primi rudimenti del metodo di datazione radiometrica, basato sul radiocarbonio.

 Condussi il mio amico dal mercante perché esaminasse il documento. Il manoscritto era integro e ben conservato e la traduzione fu piuttosto semplice. Ricordo ancora la mia emozione nell’ascoltare le parole contenute in quello che subito chiamammo il Vangelo di Lazzaro.Il mercante libanese aveva forzato certe conclusioni, come soprattutto quella di sostenere che nel reperto si negasse la natura divina di Gesù. Il mio amico ed io dovemmo però riconoscere che egli non si era allontanato dal vero nel porre l’accento sull’eccezionalità del testo, anche se restavano dubbi su diverse questioni, le stesse che per secoli avevano tormentato le coscienze dei cristiani e alimentato le intenzioni dei malevoli.

 Nel manoscritto, nulla si dice sulla nascita e sulla morte di Lord Jesus Christ, la sua natura divina non è affermata ma neppure negata e i miracoli sono ritenuti frutti della sapienza egizia.Si può pensare che Le nozze di Cana - la cornice in cui si svolge la narrazione di Lazzaro - siano le nozze di Yeshu con Myriam o Maria [Magdala o Maddalena non è mai nominata e la Myriam che gli siede accanto proviene dalla comunità ebraica di Alessandria], ma si può anche pensare che non lo siano, dal momento che il Vangelo si conclude con quello che sembra essere un monito agli sposi. Discorso che sorprese non poco il mio amico, che mai si sarebbe aspettato un Gesù così profondamente radicato nell’ebraismo da ispirare o addirittura anticipare opere della tradizione ebraica dei secoli successivi.

 Sentii subito crescere in me l’angoscia all’idea che il Vangelo di Lazzaro fosse reso noto al mondo. Come avrebbero reagito i fedeli di fronte a un uomo che conosceva e forse praticava l’alchimia, che era forse lo sposo o il compagno di Maria Maddalena, una prostituta penitente per la maggior parte dei cattolici?  (S E G U E)

[L’Amore Consapevole, pp.7-9]


 “L’Amore consapevole” di Sergio Magaldi, uscito in concomitanza con l’apertura del Salone di Torino, è diventato anche un interessante Gruppo di Studio Facebook per commentare e dibattere non solo i contenuti specifici del libro, ma anche allargare l’analisi a tematiche come la cristologia, la religiosità in genere, la kabbalah, la filosofia, la psicologia, la massoneria, l’alchimia, il taoismo, il tantrismo, l’eros profano ed esoterico, intesi come vie di conoscenza e realizzazione spirituale.








https://www.lafeltrinelli.it/libri/sergio-magaldi/l-amore-consapevole/9788869343919


https://www.ibs.it/amore-consapevole-libro-sergio-magaldi/e/9788869343919


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