giovedì 25 aprile 2019

25 Aprile: il mio paese è l'Italia di Salvatore Quasimodo






Salvatore Quasimodo
Il mio paese è’ l’Italia


Più i giorni s’allontanano dispersi
e più ritornano nel cuore dei poeti.
La i campi di Polonia, la piana di Kutno
con le colline di cadaveri che bruciano
in nuvole di nafta, la i reticolati
per la quarantena d’Israele,
il sangue tra i rifiuti, l’esantema torrido,
le catene di poveri già morti da gran tempo
e fulminati sulle fosse aperte dalle loro mani,
la Buchenwald, la mite selva di faggi,
i suoi forni maledetti; la Stalingrado,
e Minsk sugli acquitrini e la neve putrefatta.
I poeti non dimenticano. Oh la folla dei vili,
dei vinti, dei perdonati dalla misericordia!
Tutto si travolge, ma i morti non si vendono.
Il mio paese è l’Italia, o nemico più straniero,
e io canto il suo popolo e anche il pianto
coperto dal rumore del suo mare,
il limpido lutto delle madri, canto la sua vita.


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