lunedì 22 febbraio 2021

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE E CORONAVIRUS, parte XIV (spagnola e covid-19)


 

SEGUE DA (clicca sui titoli per leggere):

 

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE E CORONAVIRUS

 

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE E CORONAVIRUS, parte II(astrologia e mitologia)

 

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE E CORONAVIRUS, parte III (Plutone e il mito)


GRANDI CONGIUNZIONIPLANETARIE E CORONAVIRUS, parte IV (Plutone e i Misteri Eleusini)

 

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE E CORONAVIRUS, parte V

(i doni di Plutone)

 

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE ECORONAVIRUS, parte VI (Plutone e l’inconscio)

 

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE ECORONAVIRUS, parte VII (Saturno e il mito)

 

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE ECORONAVIRUS, parte VIII (Saturno: croce, mezzaluna e falce)

 

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE ECORONAVIRUS, parte IX (ambivalenza di Saturno)

 

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE E CORONAVIRUS, parte X  (Giove e Saturno)

 

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE E CORONAVIRUS, parte XI

(Giove padre di uomini e dei)

 

GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE E CORONAVIRUS, parte XII

(Giove e il monoteismo)


GRANDI CONGIUNZIONI PLANETARIE E CORONAVIRUS, parte XIII

(Giove, Saturno e Plutone)

 

 Per concludere questa lunga disamina sulla relazione esistente tra grandi congiunzioni planetarie e coronavirus (è questo il quattordicesimo e ultimo post sull’argomento), non sarà inutile cercare analogie con gli eventi del passato, in particolare con la pandemia di “spagnola”[1], una delle varianti del virus dell'influenza A sottotipo H1N1[2] che colpì circa mezzo miliardo di persone e fu letale per oltre cinquanta milioni di loro, soprattutto a causa delle condizioni igienico-sanitarie in cui versavano le popolazioni, già denutrite e sofferenti per via della guerra. La pandemia, infatti, scoppiò nell’ultimo anno della I Guerra Mondiale (28 luglio 1914-11 novembre 1918), per trascinarsi poi con diverse ondate sin oltre l’autunno del 1920, anche se già dall’estate dello stesso anno la diffusione del virus si era notevolmente affievolita. Tornata la pace, anche allora si ricorse ad una sorta di lockdown e alla disinfezione generalizzata degli ambienti e pare che negli Stati Uniti farsi trovare in giro senza la mascherina comportasse un’ammenda di 100 dollari, una cifra in realtà troppo alta nel 1919 per essere vera. Comunque sia, la fine della pandemia si realizzò per effetto della cosiddetta immunità di gregge.

La congiunzione Saturno-Plutone, ancora abbastanza larga, ebbe inizio verso la fine di maggio del 1914 (la stessa che, nel segno del Capricorno, già dalla tarda estate del 2019 vide comparire la prima diffusione del Coronavirus), quando Saturno si trovava al 19° grado dei Gemelli e Plutone al 29° grado dello stesso segno zodiacale, proseguì poi in segni diversi (Saturno ancora in Gemelli, Plutone nel Cancro), per farsi poi sempre più stretta e nello stesso segno del Cancro, in concomitanza, prima dell’assassinio a Sarajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este e di sua moglie Sophie, del 28 giugno 1914, poi dell’inizio della I Guerra Mondiale, esattamente un mese più tardi. Dalla fine di agosto del 1915 e nel periodo in cui la guerra divampa, interessando un numero sempre crescente di nazioni, alla congiunzione Saturno-Plutone si unisce per qualche tempo anche Marte (In analogia con quanto è accaduto nel marzo del 2020, quando alla triplice congiunzione Giove-Saturno-Plutone si unisce anche Marte e la pandemia divampa). La congiunzione Saturno-Plutone si protrae sino a giugno del 1916, ma contestualmente si inaugurano altre congiunzioni dei cosiddetti pianeti lenti: prima quella tra Saturno e Nettuno che terminerà nell’agosto del 1918, poi quella tra Giove e Plutone che, iniziata sin dalla fine di giugno del 1918, durerà per circa un anno. Le due congiunzioni “presiedono” entrambe alle ultime fasi della guerra nonché all’inizio e allo sviluppo dell’epidemia di “spagnola”, di cui si comincia a parlare già dal gennaio del 1918. Infine, l’ultima congiunzione “lunga” si avrà tra Giove e Nettuno. Iniziata sin dall’agosto del 1919 si protrarrà sino a metà luglio del 1920, in rapporto con il lento e progressivo estinguersi della pandemia.

Questi i dati delle congiunzioni planetarie, relativamente alla concomitanza della I Guerra Mondiale e della pandemia di “spagnola”, con una osservazione che può valere anche oggi per il coronavirus: Saturno e Plutone congiunti, sono i messaggeri di una crisi di proporzioni planetarie (si tratti di guerra, epidemia o altro), mentre Giove, in congiunzione con i pianeti “lenti”, entra in gioco quando si tratta di diffondere gli eventi drammatici che annunciano un profondo mutamento della realtà, per poi riportare la pace sia pure in un’altra cornice.

Valga qui quanto già osservavo nei post precedenti, in riferimento a Plutone e Saturno mitologici. Quando Hades-Plutone e Crono-Saturno si incontrano, il significato è chiaro: la crisi è giunta ad un punto tale che c’è bisogno di un profondo rinnovamento e a questo scopo occorre innanzi tutto eliminare ciò che è vecchio, debole e malato. E non è tutto, perché quando le due divinità si ritrovano insieme un ulteriore messaggio è lanciato all’umanità nel caso l’avesse dimenticato: la morte non solo è parte della nostra natura sin dalla nascita, ma è anche il progetto finale di ogni essere vivente. Signore della vita e della morte, distruttore di tutto ciò che esiste, ma anche rigeneratore ciclico di ogni forma di esistenza, Hades-Plutone lascia alla falce del padre Crono-Saturno – dio del tempo – il compito della “mietitura”, ma per ottenere il miglior risultato nel più breve tempo possibile occorre anche diffondere “la raccolta” contemporaneamente su tutto il pianeta. Ed ecco Giove – padre degli uomini e degli dei secondo Omero – il diffusore per eccellenza, ma anche il benevolo. Pur nutrendo una giustificata diffidenza verso l’umanità – di cui peraltro non è il creatore – Giove finirà col mostrare, come sempre, la sua naturale benevolenza verso il genere umano, ripristinando la cosiddetta “normalità” su un’ottava diversa.

Della triplice congiunzione Giove-Saturno-Plutone, oggi resta solo la congiunzione in Acquario tra Giove e Saturno che andrà progressivamente esaurendosi tra poco più di un mese (fine marzo). Se vale l’analogia del covid-19 con la “spagnola”, dal punto di vista astrologico si può ragionevolmente supporre che la diffusione della pandemia di covid-19 dovrebbe regredire nel giro di alcuni mesi dalla fine della congiunzione planetaria, così come accadde per la “spagnola” quando, terminata l’ultima della lunga serie di congiunzioni di cui si è parlato sopra, il virus fu ufficialmente dichiarato estinto a distanza di 4-5 mesi, anche se già in precedenza si era fortemente indebolito.

In conclusione, dunque, la diffusione del coronavirus dovrebbe concludersi con la fine dell’estate o poco dopo (o addirittura poco prima), quali che ne siano le cause: vaccini, immunità di gregge o quant’altro. È tuttavia probabile che alla quadratura, già in corso, tra Urano nel segno del Toro e Saturno in Acquario si accompagni, anche dopo la fine della pandemia e sino a Marzo del 2023, una situazione difficile da vivere sotto il profilo economico e sociale.

Tutto ciò vale naturalmente per le leggi dell’astrologia, a prescindere dal fatto che si creda o no nell’antichissima arte dei Caldei.

 sergio magaldi 



[1] Fu detta “spagnola”, perché denunciata per la prima volta in Spagna che non era in guerra. Negli altri Paesi impegnati nella conflitto mondiale, i mezzi di informazione erano sottoposti alla censura di guerra e si limitarono a parlare di un’epidemia circoscritta alla Spagna. Circa la sua origine e diffusione, le versioni postume furono tante, proprio come oggi avviene per il Covid-19.

[2] Sebbene più gravi di quelli del Coronavirus, i principali sintomi della Spagnola non furono molto diversi: mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, spossatezza, tosse, irritazione della gola, febbre alta, diarrea, polmonite, crisi respiratoria per mancanza di ossigeno.


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