Attualmente
è più facile prenotare una visita specialistica col sistema sanitario nazionale
(!) che chiedere il rinnovo della carta di identità cartacea che, com’è noto,
ormai avviene solo con il rilascio della carta di identità elettronica. Questo
almeno vale per Roma, per le altre città non so, ma temo che sia la stessa
cosa. Provare per credere.
Fortunatamente
io non ho questo problema, perché la mia carta di identità elettronica, rilasciata
nel 2019, scadrà solo nel 2030, ma dovendo aiutare un’altra persona che non ha
lo SPID, sono entrato nel sito del Ministero dell’Interno chiedendo il fatidico
appuntamento. Nemmeno a parlarne: la formula che si legge per ogni
circoscrizione della città è sempre la stessa e cioè che non c’è disponibilità.
Però
i sudditi possono provare nei comuni vicini a Roma: dei tanti che vengono
proposti solo un paio concedono una limitata disponibilità tra maggio e agosto
del 2026. Sembra incredibile ma è la pura realtà.
Qualcuno
maligna che non tutti i posti
disponibili per gli appuntamenti siano resi pubblici, ma si tratta
probabilmente di voci incontrollate messe in giro dalle agenzie di certificati!
Mi
chiedo in ogni caso se il Ministro dell’Interno sia a conoscenza di un fenomeno
che al grande Kafka ispirerebbe almeno un racconto.