giovedì 30 marzo 2023

LO ZIBALDONE - LA REGIONE SCONOSCIUTA - parte 1ª




Se L'Amore Consapevole è il romanzo che rappresenta il tentativo di scrivere un rapporto nuovo tra l'uomo e la donna - perché secondo il protagonista amore e innamoramento offrono agli esseri umani la speranza di un destino più felice, capace anche di mitigare i conflitti - il sequel de La Regione Sconosciuta rivela la possibilità di una nuova e diversa consapevolezza: la realtà in cui viviamo è costantemente minacciata da forze oscure di cui ignoriamo l'esistenza e che finiamo più o meno inconsciamente per compiacere

sabato 18 marzo 2023

Sorteggio UEFA equo, intelligente ed etico!


 

 Forse per la prima volta il sorteggio UEFA, per determinare l’abbinamento delle squadre europee per quarti e semifinali, ha fatto ricorso non solo alla consueta intelligenza ma ha utilizzato criteri di equità per la Champions e, limitatamente all’Europa League, persino un principio etico!

 

Dell’equità, profusa a piene mani in Champions, traggono finalmente vantaggio anche le squadre italiane che hanno conquistato sul campo il diritto a disputare i quarti di finale. Sul tabellone uscito per tracciare il cammino sino alla finalissima, l’alea del sorteggio ha infatti recepito un principio di giustizia anche ad evitare che le protagoniste delle fasi finali siano quasi sempre le stesse: da una parte il Napoli emergente che non solo non ha mai vinto ma che neppure nell’era del grande Maradona aveva raggiunto i quarti di finale di Champions. E con il Napoli, il Milan che pur con le sue 7 coppe non vince dal 2006/2007, l’Inter che con 3 coppe non vince dal 2009/2010 e infine il Benfica che conta 2 vittorie di cui l’ultima risale addirittura al 1961/1962. Dall’altra parte del tabellone invece il sorteggio equanime schiera il Real Madrid, campione in carica con ben 14 coppe, il Bayern Monaco con 6 vittorie di cui l’ultima nel 2019/2020, il Chelsea con 2 coppe di cui l’ultima conquistata nel 2020/2021 e che nell’ultima edizione ha disputato la finalissima perdendo contro il Real Madrid, e infine il Manchester City, squadra allenata da Guardiola, ormai emergente da anni e finalista dell’edizione del 2020/2021.

 

Pertanto, la finalissima di Champions del 10 giugno, allo stadio Atatürk di Istambul, vedrà di fronte una squadra del gruppo che non ha mai vinto o non vince da tempo (le probabilità che sia una squadra italiana, Benfica permettendo, sono a questo punto del 75%) e una squadra che ha vinto tanto e anche di recente o comunque, come nel caso del Manchester City, che è stata protagonista nelle ultime edizioni e che ha disputato la finale nel 2021.

 

Diversamente, il criterio usato dall’intelligenza del sorteggio per l’Europa League sembra rifarsi più all’osservanza di un principio etico. Per associazione e strana coincidenza, infatti, viene in mente un concetto enunciato dal Procuratore della FIGC in Corte d’Appello nel chiedere la penalizzazione di 9 punti della Juventus nel processo per presunte false plusvalenze (punti di penalizzazione con sentenza portati poi addirittura a 15!), al fine di determinare la sua collocazione alle spalle della Roma (allora al 4°posto) cioè in posizione penalizzante e non utile per accedere alla Champions 2023/24.

 

Quale il cammino tracciato dal sorteggio per Roma e Juventus, le due squadre italiane qualificate per i quarti? La Roma per raggiungere  la finale deve vincere contro il Feyenoord (la squadra olandese già battuta dai giallorossi lo scorso anno a Tirana nella finale di Conference League) e una delle due tra Bayern Leverkusen o Union SG. Alla Juve, per raggiungere lo stesso traguardo, occorre battere lo Sporting Lisbona che ha eliminato l’Arsenal (attualmente al vertice della Premier League, il campionato inglese) e poi una tra le squadre giudicate tra le più forti, rimaste nella competizione dopo l’Arsenal, e cioè Manchester United o Siviglia.

 

Tutto ciò non significa d’altra parte che a vincere la Champions di quest’anno sarà una squadra che non ha mai vinto o che non vince da tanto tempo, né che la Roma avrà vita facile in Europa League. Significa però che ad una soltanto delle squadre che in questi ultimi anni sono state tra le protagoniste del torneo di calcio per club più prestigioso del continente, e forse del mondo, è data la possibilità di vincere, così come significa che il percorso della Juventus in Europa League per raggiungere la finale  di Budapest del 31 maggio si è fatto improvvisamente molto difficile. Certo però non impossibile! E proprio in questo consiste la sapienza del sorteggio: inclina ma non determina, proprio come gli intellettuali del Rinascimento dicevano degli astri: “inclinano però non determinano!”.

 

sergio magaldi

 


giovedì 16 marzo 2023

Massoneria OnAir N° 33 16-03-23 Giordano Bruno e John Nada Parte 2.

 

 

L'originalità filosofica di Giordano Bruno e il suo sincretismo esoterico - che non è mai mero eclettismo -  alla riscoperta della "magia degli antichi" . 

Il filosofo nolano fu un rivoluzionario nella storia del suo tempo anche nel collegare la sua concezione del rapporto Infinito-finito a quello che definisce "il vizio d'origine del Cristianesimo".

martedì 14 marzo 2023

L'Amore Consapevole – Parte 2ª – Zibaldone on line



...L’amore consapevole non è solo questione di regole, perché gli amanti avvertano davvero “il brivido cosmico” occorre che tra loro ci sia quel sentire inconsapevole, celebrato nella poesia, nella musica e nell’arte: il sentimento che ha legato il protagonista a Shekinah e che ora lo lega a Virginia! L’amore vero, insomma.

L’amore consapevole perdeva con ciò la carica rivoluzionaria, la capacità di sovvertire le coscienze e di mitigare il costume umano, così sempre assetato di violenza? No, certamente! Perché, a parer suo, l’innamoramento degli amanti consapevoli era solo la regola aggiuntiva... 

giovedì 9 marzo 2023

Massoneria OnAir N°32 09-03-23 Giordano Bruno e John Nada

 

La rivoluzione copernicana diventa in Giordano Bruno una vera e propria rivoluzione cosmologica. Tutto l'universo è fatto come è fatta la Terra. Non c'è che un Infinito Principio Onnipotente e ovunque un'identica Materia Universale che al suo interno reca lo Spirito della propria costante trasformazione. La Natura stessa non è che la veste di questo Infinito e la realtà in cui viviamo non ne è che l'Ombra...


martedì 28 febbraio 2023

L'AMORE CONSAPEVOLE - Lo Zibaldone online




 Dal vero e recente ritrovamento di un piccolo frammento di papiro scritto in copto su cui è scritto: “E Gesù disse loro, mia moglie… lei sarà capace di divenire mia discepola” (con chiaro riferimento alla Maddalena) nonché dalla nuova pubblicazione, corredata di saggi di eminenti studiosi, della “Lettera sulla Santità” (testo ebraico anonimo del XIII Secolo), il direttore della Chiaroscuro Editrice concepisce l’idea dell’amore consapevole da lanciare attraverso opere editoriali e soprattutto con la fondazione di una Accademia che di questo amore insegni le regole.

L’amore consapevole si riconnette alle pratiche iniziatiche di trasformazione: dal Ling-hsiou e ricerca del Dao del taoismo, ai Sette Palazzi della tradizione ebraico-cabbalistica, ai Chakra della tradizione tantrica etc…. Per realizzare il progetto, il direttore dovrà sciogliere  diversi interrogativi, a cominciare dal significato delle lettere ricevute da una sedicente Shekinah (da “divina presenza” e figura simbolica della tradizione ebraica divenuta creatura reale), e al riapparire di un antico amore nella persona di Virginia. Dovrà inoltre anche affrontare un complotto su scala internazionale teso a soffocare sul nascere il progetto dell’amore consapevole.


domenica 26 febbraio 2023

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA Parte XVI


 


SEGUE DA:

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte I

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte II

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte III

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte IV

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte V

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte VI

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte VII

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte VIII

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte IX

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte X

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte XI

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte XII

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte XIII


ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte XIV


ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte XV

 

Zeus-Giove è innanzi tutto un dio del cielo, come lo era stato suo nonno Urano ma con un significato ben diverso, più vicino al Dio del cielo e della terra delle religioni monoteistiche.

Anche fisicamente, il suo corpo celeste si rivela come il più importante dell’intero sistema solare (quasi un secondo Sole!), il pianeta più maestoso, per i tanti satelliti di cui si circonda, il più visibile a occhio nudo dalla Terra per via delle sue dimensioni gigantesche che potrebbero contenere circa 1300 volte la stessa Terra.  Così, in analogia con il mito, il pianeta si rivela di fatto come il più vicino a noi, nonostante la grande distanza che lo separa dal mondo abitato da umani, animali, piante e minerali.

A differenza dell’avo Urano, Zeus- Giove del mito non governa i cieli standosene appartato e rivelando una natura eccentrica e poco socievole (Urano), al contrario, egli fa in modo che cielo e terra si corrispondano e manifesta verso tutti coloro che credono in lui e gli offrono sacrifici la massima disponibilità e socievolezza (giovialità, appunto…). La lotta per la conquista del potere gli ha insegnato ciò che Saturno e Urano avevano ignorato: l’importanza degli altri e delle alleanze, senza nemmeno farsi troppi scrupoli, nella conquista e soprattutto nella gestione del potere.

Urano aveva relegato nelle caverne la prima generazione cosmica per timore di esserne spodestato e al tempo stesso per la ripugnanza che quelle forme, talora mostruose suscitavano in lui: sei Titani (Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto e Crono) e sei Titanidi (Tea, Rea, Temi. Teti, Febe e Mnemosine), i Ciclopi che avevano un solo occhio in mezzo alla fronte e gli Ecantochiri o Centimani che avevano cento braccia e cinquanta teste dalle quali sputavano fuoco. Quando Crono-Saturno spodestò suo padre Urano, liberò i suoi fratelli Titani, ma lasciò in catene Ciclopi ed Ecantochiri: per l’eccessiva prudenza che gli era congeniale, Saturno non si fidava di loro. Nel muovere guerra contro Saturno, Giove liberò Ciclopi ed Ecantochiri, ottenendo in cambio non solo un’alleanza preziosa contro Saturno e i Titani ma i doni-simbolo del potere regale e celeste: folgore, fulmine e gestione del fuoco. Conquistato il potere, sempre su consiglio di Metis o Saggezza che fu la sua prima moglie (poi inghiottita per tenerla sempre con sé!), Zeus-Giove decise di dividerlo con i suoi fratelli Ades-Plutone e Poseidone-Nettuno. Il “padre degli uomini e degli dei” come Omero chiama Giove non fu solo un antesignano del monoteismo ma anche della democrazia, per tutto ciò che di buono rappresenta in sé ma anche per tutto ciò che nasconde di intrighi, manipolazioni, alleanze strumentali.

La progressiva universalizzazione di Zeus-Giove è ben visibile dal proliferare, accanto al culto generale del dio, di una miriade di culti locali a sottolineare gli attributi della divinità nonché specifiche protezioni che il dio era in grado di accordare quando lo si invocava e gli si offrivano sacrifici. Abbiamo così, tra l’altro, Zeus Nemeo, dalla città di Nemea in Argolide, dove con cadenza biennale si svolgevano i Giochi Panellenici; Zeus Olympios, relativo al dominio del dio su tutti gli altri dei; Zeus Panhellenios o signore di tutti i Greci; Zeus Xenios o custode delle leggi dell’ospitalità; Zeus Agoraios o Zeus che vigila sugli affari pubblici; Zeus Soter o Zeus salvatore di tutta l’umanità; Zeus Erceo o protettore della casa; Zeus Bulaios o protettore dello stato; Zeus Eleutherios o custode della libertà e così via… Un po’ quello che avviene con i santi del monoteismo cattolico, con la differenza che a quest’ultimi sono assegnati più che altro compiti di protezione dei fedeli (sino ai miracoli) piuttosto che attribuzioni di liberalità.

Zeus-Giove, tuttavia, non è ancora il Dio unico delle religioni del Libro, non solo perché non è esente da colpe e insieme agli altri dei è pienamente responsabile di quanto di negativo accade nel mondo, ma anche e soprattutto perché non è un dio creatore, benché lo si dica “padre di uomini e dei”, e non è onnipotente né onnisciente. Egli può molto, è vero, e sa molte più cose degli altri – dei ed esseri umani – ma potere e scienza non sono in lui assoluti. È buono, cordiale e talora caritatevole – come sarà con i fedeli e con i suoi tanti figli, ad eccezione di Ares Marte che proprio non sopporta per il carattere – ma non è “l’infinitamente buono”, e non è esente dai vizi e dalle passioni che appartengono al genere umano. All’occorrenza, per difendersi dai nemici, egli non esita dal ricorrere alla violenza (in questo ricordando più il Dio del Vecchio Testamento che il Cristo dei Vangeli, ancorché neppure Lui esente da scatti d’ira), come dimostrò nel reprimere la rivolta dei Giganti con l’aiuto di Eracle e nel folgorare il mostruoso Tifòne che lo aveva fatto prigioniero e dal quale riuscì a liberarsi grazie all’aiuto di Ermes e di Pan.

sergio magaldi

 

 S E G U E