venerdì 28 giugno 2024

Europei di calcio 2024: gli azzurri e il senso della realtà


 


 

 

 Dopo la qualificazione agli ottavi grazie al goal segnato al settimo di otto minuti di recupero nella partita contro la Croazia, l’ottimismo è diventato contagioso, soprattutto tra gli addetti ai lavori della Rai (con l’eccezione di Tony Damascelli, giornalista di rango, e tuttavia anche lui meno pessimista del solito), nel ritenere possibile che l’Italia disputi addirittura la finale. Si fanno calcoli guardando il Tabellone nel quale gli azzurri sono finiti dalla parte considerata più facile dal momento che – si dice –  comprende sette squadre che sono alla nostra portata: Svizzera (che incontreremo subito), Inghilterra (probabilmente nei quarti di finale), Austria (forse in semifinale), Turchia, Slovacchia, Olanda e Romania, mentre dall’altro lato del Tabellone se la vedranno Spagna, Georgia, Belgio, Francia, Portogallo, Slovenia, Germania e Danimarca.

Una lettura questa, forse in altri tempi possibile, non oggi dopo aver visto la squadra azzurra all’opera, prima contro l’Albania dove subisce un goal dopo 24 secondi e con un pareggio evitato all’ultimo minuto, poi contro la Spagna perdendo senza nemmeno giocare, infine con la Croazia in una partita mal giocata e fortunosamente recuperata all’ultimo minuto con il pareggio di Zaccardi su assist di Calafiori, celebrato come un grande campione, lui che pure aveva rischiato l’autogol del pareggio contro l’Albania, sventato da una prodezza di Donnarumma, e che l’autogol della sconfitta l’ha fatto nella partita successiva contro la Spagna.

L’unico rammarico sembra proprio la squalifica di Calafiori – un calciatore che, per il gioco complessivamente espresso e per l’assist che ha evitato di buttarci fuori dagli Europei già prima degli ottavi, considero anch’io una risorsa per la nazionale del futuro – mentre sale forte l’interrogativo su chi sia in grado di sostituirlo: Mancini o Buongiorno? Nessuno pensa a Gatti che pure è quello che per caratteristiche: carica agonistica, velocità, attacco all’area avversaria (e paradossalmente persino per goal e autogol!), più somiglia all’azzurro squalificato anche se di lui è meno elegante. Eppure di un giocatore così c’è bisogno in campo dove tutti o quasi tutti viaggiano a velocità ridotta e con scarso vigore. Spalletti, però, Gatti non lo vede neppure, tant’è che l’ha portato in Germania solo all’ultimo minuto in sostituzione dell’infortunato Acerbi.

Purtroppo altre cose non vede il nostro commissario tecnico e di sicuro negli ottavi contro la Svizzera schiererà ancora, dopo tre partite inguardabili, “suo figlio” Di Lorenzo, ignorando Bellanova utile soprattutto come esterno se dietro, come sembrerebbe più logico, si dovesse giocare a tre. Per inciso, stento a credere che la nuova Juve scambierebbe Chiesa (27 anni a ottobre) con un difensore che il 4 agosto avrà 31 anni e che ha alle spalle un campionato di serie A a dir poco sconcertante! Fortuna, pare, che Conte lo consideri incedibile. Ecco, ci lavori lui per farlo tornare quello dello scudetto!

A centrocampo Spalletti riproporrà Jorginho, il “suo regista” in campo, che poco ha giocato quest’anno nell’Arsenal e che purtroppo appare sempre più lento. Si guarderà bene dall’utilizzare Fagioli prima degli ultimi minuti, visto che lo considera il vice di Jorginho, laddove secondo me l’alternativa all’italo brasiliano è Cristante, neanche lui velocissimo ma almeno dotato di potenza fisica e talora pericoloso per l’area avversaria. Né farà giocare di sicuro Folorunsho l’altro centrocampista veloce che vedrei bene in coppia con Fagioli per dare maggiore dinamismo. E neppure farà scendere in campo El Shaarawy, l’unico degli attaccanti sin qui mai utilizzato, che è un’ottima alternativa a Chiesa (se il bianconero giocasse nel suo ruolo naturale!) nell’ultima mezzora di partita quando lo juventino è ormai stanco. E molto probabilmente all’inizio vedremo di nuovo Pellegrini e non Zaccagni. Insomma la solita nazionale senza capo né coda con giocatori fuori ruolo e che tanto ha ben meritato nelle tre partite sin qui disputate!

Tutto ciò premesso, spero invece che Spalletti consideri tutte le alternative possibili per il riscatto di questa nazionale, perché senza qualche improvvisa illuminazione del nostro tecnico, il ritorno a casa degli azzurri si può dare per scontato già da domenica.

Forse è persino superfluo aggiungere che l’augurio è quello di sbagliarmi!

 

sergio magaldi       


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