Sperando che il flop non sia definitivo, dopo l’incredibile partita contro la Spagna in cui raramente siamo usciti dalla nostra metà campo, abbiamo conquistato un corner a pochi minuti dalla fine e fatto un solo tiro sbilenco fuori della porta degli iberici. Eppure, ci sono tutte le premesse perché questa sera le cose non migliorino contro la Croazia:
1)
Non abbiamo
mai battuto questa nazionale: 8 partite con 3 sconfitte e 5 pareggi.
2) L’insistenza
nello schierare Di Lorenzo, sistematicamente
scavalcato in campo da Williams, semisconosciuto ai più e tuttavia apparso come
un gigante, e che Spalletti farà giocare terzino destro anche contro i croati,
dichiarando che per lui è “un figlio”, con ciò facendo pensare che lo ritenga intoccabile
in questa formazione!
3) Tenere fuori
Fagioli e Folorunsho, gli unici della rosa di centrocampo portata in
Germania, che sembrano capaci di correre e di verticalizzare.
4) Schierare
sempre a centrocampo giocatori lenti come Cristante e Jorginho e magari
Pellegrini, più lento di tutti e due e considerato dal selezionatore azzurro un
centrocampista.
5) Insistere con
Calafiori centrale difensivo, il quale avrà pure giocato meno peggio di altri
come si sente ripetere ma che, forse anche per inesperienza, stava per farci
pareggiare al
È vero d’altra parte che per andare agli ottavi all’Italia basta un pareggio ma è altrettanto vero che ai croati serve una vittoria. Si spera che Spalletti riveda almeno la posizione di Chiesa in campo, schierandolo finalmente a sinistra e che porti qualche altra correzione ai suoi tanti errori che per la verità iniziano già dalla scelta dei 26 da portare in Germania, non tenendo conto del rendimento tenuto in campo da alcuni giocatori durante tutto l’anno. Tanto per fare solo un esempio, dei suoi dello scudetto ha portato Di Lorenzo e Raspadori e tenuto fuori Politano!
In caso di sconfitta contro la Croazia, resta la
speranza che la Spagna, già qualificata come prima per gli ottavi, faccia il
suo contro l’Albania, ma anche qui nulla è scontato, intanto perché gli
albanesi potrebbero fare il pieno contro una Spagna ampiamente rimaneggiata e
poi perché l’eventuale terzo posto a 3 punti potrebbe non bastare per il
ripescaggio delle quattro terze su sei.
Comunque vadano le cose, le prospettive italiane di
andare avanti in questi Europei sono tutt’altro che rosee dopo aver visto gli
azzurri completamente in balia degli spagnoli, in quella che può essere
definita in assoluto la più brutta partita giocata dalla nostra nazionale, persino
peggiore di quella che determinò la storica sconfitta contro la Corea.
sergio magaldi
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