Nulla
di nuovo sotto il sole per quanto si è già visto sui campi di calcio anche da
parte di nomi illustri tra gli allenatori e infatti la gravità della protesta,
più che altro appariscente e teatrale, è stata sanzionata con due sole giornate
di squalifica.
Lo
stile Juventus non è compatibile con il battibecco che ne è seguito in campo e che
poi è proseguito nei corridoi dello stadio nei confronti di giornalisti e
addetti ai lavori, con cui peraltro risulta che Allegri si sia scusato.
C’
è di più: a leggere le poche righe del comunicato del licenziamento si resta di
sasso: una stringata cronologia del lungo rapporto di Allegri con la Juve,
senza parlare dei trofei vinti e per annunciare soltanto che la sua attività
con la squadra cessa con la finale di Coppa Italia 2024, senza neanche
menzionare la vittoria. E’ questo lo stile Juventus?
Ma
qual è lo stile Juventus? Quello dell’avvocato Agnelli? Siamo certi che lui
avrebbe – non semplicemente esonerato a fine campionato e senza tanto clamore –
licenziato in tronco un allenatore che ha vinto 5 scudetti 5 coppe Italia, 2
supercoppe e che per ben due volte ha portato la Juve alla finale di Champions?!
Corre
voce da più parti – ma forse si tratta solo di malignità – che il cosiddetto
stile Juventus abbia trovato nel “licenziamento in tronco” dell’allenatore, che
insieme a Trapattoni e Lippi è tra i più vincenti della storia bianconera, un
espediente per risparmiare sull’ultimo anno di contratto di Allegri.
Tutto
ciò premesso, devo aggiungere che non sono mai stato un ammiratore del tecnico
livornese [vedi di seguito il post del
21 novembre 2021 dal titolo “La filosofia di Allegri”, cliccando sul link seguente: https://zibaldone-sergio.blogspot.com/2021/11/l-filosofia-di-allegri.html ] anche se gli sono stato grato per i tanti
trofei. Ho spesso pensato – e non sono il solo – che negli ultimi tre anni,
nonostante le numerose vittorie di “corto muso”, il gioco espresso dalla Juve
fosse il più brutto della Serie A, ma occorre riflettere che anche in questi anni della
“seconda volta” di Allegri alla Juve gli obiettivi sono stati sempre raggiunti
e che, in particolare lo scorso anno, l’allenatore ha saputo mantenere dritta la barra delle
squadra nell’infuriare di una crisi societaria non indifferente, raggiungendo
ugualmente il 3° posto nella classifica, utile per partecipare alla Champions,
salvo poi la penalizzazione nel punteggio e la squalifica UEFA che ha
estromesso la squadra dalle competizioni europee per i noti fatti di bilancio. Realizzati
tutti gli obiettivi anche quest’anno, con l’ultimo raggiunto proprio nel giorno
del licenziamento in tronco: qualificazione alla Champions 2024-2025, al primo
Mondiale per Club, e vittoria della Coppa Italia contro una squadra come
l’Atalanta, prossima finalista di Europa
League e che, alla vigilia, davano tutti per favorita.
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