Nel ciclo delle puntate dedicate ad un viaggio nella Qabbalah, ci siamo
imbattuti nelle dieci Sephiroth dell’Albero: «Dieci sehiroth beli-mah (cioè: ‘dieci
sephiroth senza ulteriore determinazione’), dieci e non nove, dieci e non undici,
comprendi con sapienza e sii saggio con intelligenza: esamina servendoti di
loro e su di loro indaga, conosci, conta e scrivi…».
Nel paragrafo del Sepher Yetzirah appena citato (S.Y.,I,4) c’è un riferimento
preciso a Chokhmah (Sapienza) e a Binah (Intelligenza), le due Sephiroth
necessarie per conoscere tutti gli altri frutti dell’Albero e in particolare per
apprendere che il Signore “in 32 misteriosi sentieri di saggezza ha scolpito e
formato il mondo attraverso il numero (Sephar), la lettera (Sepher) e la parola
(Sippur)”, come dice il Sepher Yetzirah proprio al suo esordio (S.Y.,I,1).
In quel viaggio di nove tappe, ci siamo soffermati su ciascuna delle dieci
Sephiroth e anche su quella che, proprio al di sotto e al centro delle tre
superne (Kether-Chokhmah-Binah), sembra una undicesima Sephirah (Da’at)
ma non lo è, perché dicemmo allora che non fa parte del progetto divino ma
rientra solo nel progetto umano di conoscenza.
Ci proponiamo ora di salire da Malkhuth a Kether in un cammino molto più
lungo perché per giungere alla meta occorre passare per i 32 misteriosi sentieri
di cui si diceva sopra.
Per tale impresa, la prima cosa da fare è costruire un albero e pazientemente
riempirlo di tutto ciò che gli appartiene e che è indicato in S.Y.,3.3, S.Y.,4.7 e
S.Y.,5.5. Dopo di che, prima di iniziare l’ascesa, sarà bene confrontare l’Albero
così ottenuto con quello della discesa della luce primordiale.
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