venerdì 31 gennaio 2025

Il Femminile nella Qabbalah




Presentazione del libro di Moshe Idel: L’apoteosi del femminile nella Qabbalah. Pubblicato nel 2018, esce in edizione italiana con Adelphi nel 2024.

Nell’introduzione, Moshe Idel  avverte che alcuni studiosi e diversi lettori potrebbero meravigliarsi nel rintracciare una sorta di primato del femminile nell’ambito della complessa teosofia cabbalistica, ma l’intento principale del libro – a detta dell’autore – è stato proprio quello di evidenziare le idee di alcune personalità di spicco della Qabbalah, che dedicarono passi importanti della loro opera alle radici superne della Femmina divina.

D’altra parte, è pur vero – annota ancora Moshe Idel – che l’atteggiamento dei cabbalisti al riguardo risulta alquanto ambivalente: si passa con estrema disinvoltura dal privilegiare la femmina e il femminile, al considerarli in contatto col demonico, né si può negare la presenza, sia pure minoritaria, per entro la speculazione cabbalistica, di una teoria teosofica fallocentrica che relega la femmina in posizione subordinata rispetto al maschio.

Appare dunque di rilevante interesse comprendere i motivi del grande privilegio riconosciuto da alcuni cabbalisti – talora i più autorevoli –  al femminile divino e di conseguenza alla femmina e alla donna. Il presupposto più importante, condiviso attraverso i secoli da diverse scuole di Qabbalah, è rappresentato dal detto pseudo-aristotelico, secondo cui “Ciò che è primo nel pensiero, è ultimo nell’azione”.

Detto assunto, tuttavia, spiega solo in parte le ragioni del privilegio e in realtà sembra esserci, opportunamente celata, una ragione più grande che i cabbalisti, volontariamente o no, lasciano solo intuire. Neppure Moshe Idel, autore di questo libro di grande interesse, si interroga sulla questione, limitandosi a registrare le motivazioni storico-religiose di una crescita del favore accademico e popolare nei confronti del femminile:

«A mio parere, la Femmina divina divenne più importante di quanto fosse stata nelle fasi precedenti del giudaismo e mantenne tale ruolo perché nelle letterature teosofiche Ella rappresentava una serie di valori  condivisi […] Valori  che erano già stati centrali nel giudaismo rabbinico molto prima dell’emergere della Qabbalah, come l’importanza della nazione ebraica e le sue vicende storico-mitiche, la centralità dello Shabbat, la procreazione delle anime ebraiche e gli echi di mitologemi relativi alle potenze femminili ipostatiche contenuti in testi ebraici antichi e medievali».

.

Nessun commento:

Posta un commento