Il
frammento che segue è tratto da una
pagina [p.114] del capitolo A colloquio
con il Duce contenuto nel romanzo La
Regione Sconosciuta, sequel de L’Amore
Consapevole, uscito di recente in libreria:
[…]«Hai
sempre saputo cosa ti riservasse il destino?», chiesi a Mussolini
«Ne ebbi
il presentimento quando fui arrestato, il sospetto nei giorni di Salò – quando
in balia dei tedeschi già mi sentivo cadavere –, la certezza nel sapere che la
guerra era perduta irrimediabilmente»
«Mi hai
detto di esserti inteso con la voce di Margherita Sarfatti, con chi altri l’hai
fatto? Con Hitler hai mai parlato?»
«Un po’
alla volta mi sono incontrato con molti di quelli che conoscevo, con Hitler
subito, poi non ho più voluto saperne. Da vivo non mi era mai piaciuto e meno ancora
mi piaceva ora quello che ne era rimasto. Comunque sia, non avrei più potuto,
perché mi dissero che se n’era andato»
«Che vi
siede detti?»
«Che
potevamo, ormai, disincarnati come eravamo?! La prima cosa che ci siamo detti è
che di noi restavano solo voci perdute nel buio. Poi ognuno ha chiesto
all’altro se sapeva dove ci trovassimo: ‘È questo l’inferno?’, ci domandammo»[…]
Cos’è
la Regione Sconosciuta? Un luogo dove ci si imbatte negli spiriti disincarnati
e magari si può avere uno scambio di idee con Benito Mussolini? Oppure è il
luogo della memoria e del rimpianto, dove il tempo cancella ogni distinzione
tra passato e futuro, per l’affermazione di un eterno presente? O, ancora, è un
mondo parallelo al nostro di cui nulla si conosce?
La
narrazione si profila come la continuazione ideale di L’Amore Consapevole – il precedente romanzo dell’autore – anche
perché, oltre al direttore editoriale, ritroviamo qui, sia pure in una
prospettiva diversa, alcuni dei personaggi che già conoscevamo, a cominciare da
Virginia, la ragazza della libreria. Questa volta, però, il protagonista non
dovrà combattere contro se stesso o contro invisibili poteri occulti, peraltro
facilmente identificabili nella realtà quotidiana, ma vivrà un’esperienza del
tutto fuori dell’ordinario e la sua nuova consapevolezza sarà nello scoprire
che nulla avviene a caso nell’universo dal quale proviene e che la libertà
degli esseri umani è continuamente minacciata proprio dall’ignorare che esiste
una Regione Sconosciuta.
Se
L’Amore Consapevole è stato
giustamente definito un romanzo “avvincente come un thriller e sfumato nelle
tinte rosa”, La Regione Sconosciuta
si presenta a buon diritto come un thriller metafisico ambientato in un mondo
dove le coordinate del reale si sfaldano inesorabilmente e dove lo spazio e il
tempo sono inganni illusori.
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