La Regione
Sconosciuta di Sergio Magaldi: il senso misterioso dell’esistenza
di Francesca Rombola
Blog di
divulgazione storica e scientifica
http://nataleseremia.com/2021/06/04/la-regione-sconosciuta/
E’ il sequel di un altro
romanzo dal titolo “L’Amore
Consapevole”, è lo stesso io narrante che parla in prima
persona, si tratta dell’ultima fatica letteraria di Sergio Magaldi il cui titolo, “La Regione Sconosciuta“, è forse
tutto un programma.
Il protagonista, il direttore editoriale della casa editrice
Chiaroscuro, compie un viaggio strano e per molti versi
incredibile; lo accompagna una donna bellissima, e forse non del tutto umana, di nome Florence (che è anche il
nome della città di Firenze in inglese). Egli lascerà la terra, o meglio, la
dimensione spazio – temporale di questo pianeta e, insieme a Florence, vivrà situazioni paradossali, difficili, gioiose e
dolorose allo stesso tempo, incontrerà esseri di dimensioni
altre e attraverserà dimensioni altre, sorta di non – luoghi, o super – luoghi,
abitati da presenze, entità, talvolta soltanto da voci di trapassati con i
quali parlerà e ai quali domanderà del passato e del futuro, della vita e della
morte: gli interrogativi e i dubbi che assillano, in fondo, gli uomini fin
dalle più remote civiltà.
Perché
questo viaggio, quasi in un Aldilà dei nostri tempi? A che scopo e a qual fine? E’ difficile rispondere a queste
domande, difficile in quanto è un pò come chiedere all’autore della Divina Commedia, quel Dante Alighieri di Firenze che
tutto il mondo ha conosciuto, conosce, apprezza, ama, o anche disprezza,
comprende e forse ci invidia, perché ha immaginato di compiere un viaggio nei
regni ultraterreni che attendono l’uomo dopo la morte insieme ad una guida come
il poeta latino Virgilio.
In un dato momento della
propria esistenza lo scrittore, il poeta, il pensatore, l’uomo di ingegno, il
sapiente “deve” compiere questo viaggio (astrale, immaginario e immaginifico,
materiale o meno) per se stesso, in primis, per dare coronamento, e
completezza, o il “battesimo del fuoco“,
se si preferisce, alla sua iniziazione alla vita e alla morte unite e poi per
donare agli altri (in teoria a tutti, in pratica a chi voglia seguire, con
coraggio e abnegazione, i suoi insegnamenti e le sue idee) lo scrigno prezioso che contiene la Conoscenza,
indicando la via che la sublima.
Forse con “La Regione Sconosciuta” Sergio Magaldi vuole dirci che
ancora oggi, in questo ventunesimo secolo così caotico, confuso, avulso alla
cultura, alla creatività, al senso del mistero e del divino, è possibile per l’uomo compiere il viaggio
iniziatico di sempre che lo porterà alla meta finale dove
si acquieta ogni soffrire e si azzera ogni faustiano cercare e ricercare.
L’io narrante, alla fine del
romanzo, giungerà esattamente nella Regione Sconosciuta, cioè
ha superato bene tutte le prove che il cammino gli ha parato
dinnanzi. Scritto in uno stile superbo e insuperabile, profondo e tuttavia
semplice e lineare, “La Regione
Sconosciuta” di Sergio Magaldi è un libro denso eppure di una
levità sorprendente, che si legge tutto d’un fiato.
Si compone di tanti
capitoletti, ciascuno con un titolo emblematico e pertinente, ha una bellissima
e impeccabile veste grafica e una copertina piuttosto simbolica che parla da sé
con i suoi molti sottintesi. L’ultimo
capitoletto del libro ha come titolo “Zero”, che è poi il nome
– metafora della capitale della Regione Sconosciuta – del luogo che il protagonista e nuovo iniziato raggiungerà, insieme a Florence, precisamente nelle ultimissime
battute del romanzo: “Florence si distese
davanti all’apertura del cono e l’arcobaleno si fermò sul suo corpo di luce.
<< Vieni – sussurrò languida – non hai ancora capito che qui a Zero ogni
legge si annulla? Presto sarai di ritorno a casa e scoprirai che il tuo lungo
viaggio ha avuto in realtà la durata di una sola notte umana! >>”.
Allora,
forse, dopotutto e alla fine di tutto, proprio queste parole riescono a
rispondere alle domande che ci si è posti inizialmente: al di là del tempo e
dello spazio, al di là
dell’Assoluto, del Tutto, al di là del Principio e della Fine là il senso
misterico del vero esistere.
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