domenica 8 maggio 2022

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA Parte VI


 

SEGUE DA:

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte I

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte II

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte III

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte IV

 

ASTROLOGIA E ASTRONOMIA  Parte V

 

 

 Ciò che dicevo a proposito di Venere vale per ogni altro corpo celeste e direi in modo ancora più manifesto per la Luna. Il luminare della notte dovette subito imporsi alla fantasia degli antichi per il candore della sua veste fisica, suscettibile tuttavia di cambiare velocemente nel colore e nella forma, determinando così una vasta scala di immagini cromatiche, ricche di significato. Né ci volle molto perché la mente primitiva proiettasse su altrettante divinità il fluttuare perenne dell’astro così simile al flusso della vita: nascita, crescita, pienezza, decadenza e morte. Unico satellite della Terra, chi coltiva i campi ne scopre subito l’influenza per la semina, chi naviga ne coglie la corrispondenza con le maree e l’intero ciclo femminile appare cadenzato su quello della Luna.

 

È interessante osservare come per secoli l'astrologia giudiziaria abbia considerato simboli privilegiati per l'ascolto dell'inconscio il luminare della Luna e, in particolare, Lilith, la sua zona oscura, talora identificata con la Luna Nera. Né, d'altra parte, erano noti altri simboli spazio-temporali per descrivere l'inconscio. In proposito, occorre appena accennare che sulla stessa esistenza fisica della Luna Nera si continua ancora a dubitare, tanto che è stata spesso diversamente interpretata: 1. Come Luna non visibile o Luna nuova al momento della sua congiunzione col Sole (Ecate o Artemide dei Greci); 2. Come secondo satellite della Terra, scoperto nel XVII Secolo dal gesuita Giovanni Battista Riccioli e con un passo giornaliero di 3 gradi, ma di cui l'esistenza non è stata ancora accertata; 3. Come un punto fittizio dell'orbita lunare.

 

Che la Luna rappresenti simbolicamente il femminile, la fantasia, il sogno, l'immaginazione è perfettamente accettabile; che l'inconscio possa essere identificato col simbolismo lunare è altamente improbabile. Dane Rudhyar ha chiaramente dimostrato che è proprio la dinamica Saturno (l'io, la forma) - Luna (l'energia vitale) a rendere conto del nostro io cosciente. Inoltre, la Luna è talmente veloce nello spazio che male rappresenta un contenuto psichico così fortemente cristallizza­to quale l'inconscio, la cui trasformazione richiede un processo lentissimo, addirittura generazionale, prima che si possa avvertire un significativo mutamento. 

 

Occorre tuttavia riconoscere che la figura di Lilith-Ecate è presente tanto nella mitologia ebraica che in quella greco-romana con la funzione di rappresentare gli istinti più riposti della personalità, ma a parte il dubbio sul potersi giovare di un suo corrispettivo fisico nello spazio, questo simbolo resta, anche solo come concetto, un po' troppo angusto per una reale connotazione dell'incon­scio, e semmai può essere chiamato a rappresentare lo strato immediatamente al di sotto della coscienza, ciò che Freud definiva preconscio. Né, d’altra parte, appare convincente l'idea di un inconscio limitato al ruolo di controparte di polarità sessuale. Tale  ruolo sembra più che altro spettare all'Anima per l'uomo e all’Animus per la donna. E “anima” e “animus” appartengono alla coscienza o tutt’al più al subconscio (o preconscio) e forse è proprio questo il regno di Lilith.

 

La Luna  è la casta Artemide (o Diana) al suo candido e primo apparire, protettrice delle partorienti e al tempo stesso custode del principio femminile che deve essere mantenuto intatto per essere preservato. Pronta ad uccidere e/o a generare la follia nelle menti di chi attenti all’equilibrio della natura (Orione colpito da uno scorpione, Atteone mutato in cervo e via dicendo). Così, tra i vari significati, l’astrologia attribuisce ad una certa configurazione del luminare nel cielo di nascita le morti improvvise e/o l’insorgere della follia.

 

È Selene nella pienezza del suo fulgido splendore, a simboleggiare la bellezza delle forme femminili, che protegge le donne in gravidanza, favorisce la fecondazione; è Atena o Minerva dagli occhi di civetta che vede nel buio della notte ciò che altri non vedono e nella sua sapienza conosce ogni segreto; è Ecate la terribile, quando nel cielo scompare alla vista e si lega alle ombre degli spiriti e alle pratiche di magia nera. Insomma è il principio femminile nella varietà delle sue sfumature positive e negative. In qualche raro caso è però anche divinità maschile (è il caso di Shin, il dio assiro-babilonese), perché non più considerata per rapporto al Sole dal quale riceve la luce, ma in relazione alla Terra da fecondare. Sotto il femmineo e bianco manto l’astro cela infatti il rosso dardo della passione, per cui talora fu anche identificato con Venere-Afrodite. 

 

Gli dei rappresentano in forma personalizzata le forze gravitanti nell’universo e nella psiche umana, i miti raccontano di questi dei, attribuendo loro fatti reali e accadimenti umani. L’astrologo traduce miti e simboli in un universo di significato che differisce non solo in funzione di una molteplicità di variabili, ma in ragione di una complessità di cui è l’interprete e, in definitiva, il solo responsabile. Giacché, per quanto egli si sforzi di considerare con oggettività le diverse energie dei corpi celesti presenti nel tema di nascita considerato, spetta sempre a lui ricomporre in sintesi ciò che a prima vista appare contraddittorio. Tanto per fare qualche esempio: la nascita con Luna nuova, crescente, calante o piena, al primo quarto, all’ultimo, in domicilio, in esilio, in esaltazione o caduta, in questo o quel segno, in questa o quella casa, armonica o disarmonica col Sole e con i pianeti ecc… assumerà significati diversi potendo idealmente richiamarsi a questa o quella divinità del mito lunare. Così, se congiunta a Marte, l’interprete non avrà difficoltà a identificare la Luna con Artemide e i suoi significati guerrieri, se congiunta a Venere con la stessa Afrodite e la dolcezza venusina, se a Giove con Selene, cioè la possibilità di successo, l’immaginazione benefica, ma anche il rischio di ingrassare...

 

S E G U E

 

sergio magaldi


Nessun commento:

Posta un commento