E’ vero che il 2-2
di Torino contro il Tottenham è motivato dal rigore sbagliato dalla Juve e
dagli errori sui due goal da parte di Buffon – artefice peraltro di una grande
parata su Harry Kane – è vero che giocare senza Matuidi, Cuadrado e Dybala,
infortunati, è stato un handicap non da poco, ma è vero altresì che la Juventus
ha avuto paura di vincere, perché già dopo i primi dieci minuti, quando si
trovava insperabilmente in vantaggio di due goal, ha rinunciato a giocare,
ritirandosi nella propria area con l’intento di gestire il risultato, proprio
come nell’ultima brutta partita di Campionato contro la Fiorentina, proprio
come a Napoli, facendo tuttavia risultato pieno in entrambe le occasioni. Il
paradosso più grande è stato aver giocato indietro, anche dopo il 2-0,
con una squadra sbilanciata in avanti, con ben 4 attaccanti e solo un
centrocampista e mezzo [Pjanić e un Khedira poco in forma e poi uscito per
infortunio]. Qui, però, oltre alla mentalità dell’allenatore, pesa e non poco
l’ultimo mercato della Juventus: la partenza di Dani Alves, poco compensata
dall’arrivo di De Sciglio, gli acquisti di Bernardeschi e Douglas Costa, per un
totale di spesa di circa 110 milioni di euro, non hanno rafforzato la squadra.
Non che i due attacanti non diano il proprio contributo, ma Bernardeschi è
ancora “un progetto di campione” e Douglas Costa – e lo si sapeva, tant’è che il
Bayern se n’è liberato volentieri – è un buon giocatore ma discontinuo. Pensare
di utilizzarlo al posto di Cuadrado [proposto alla Roma in cambio di Strootman,
oltre ad un conguaglio di 20 milioni!] denota una lettura del calcio
incredibilmente lontana dalla realtà.
Ciò premesso, il
fatto che la Juventus nelle precedenti ultime sedici partite [tra coppe e
campionato] abbia subito solo un goal, deve far riflettere sull’importanza del
centrocampo in questa squadra e sul ruolo che ha avuto Matuidi da quando è
stato impiegato stabilmente. In assenza del francese, ieri sera avrebbero
potuto giocare Bentancur o Marchisio e non Bernardeschi che peraltro non ha
fatto il centrocampista, ma [malissimo] il terzino aggiunto. Sino a quando i
dirigenti bianconeri non si convinceranno che questa squadra ha bisogno di tre
centrocampisti forti almeno come Matuidi, la Juventus non potrà mai vincere il
più prestigioso titolo europeo e, quest’anno, rischia anche in Campionato, dove
il Napoli meriterebbe lo scudetto per la mole di gioco che è in grado di
produrre grazie a Sarri. Resta ancora la speranza per la Juve di andarsi a
prendere i quarti di Champions direttamente a Londra, ma l’impresa è ardua,
perché se è vero che con ogni probabilità Matuidi e Dybala questa volta saranno
della partita, quasi sicuramente non ci sarà Cuadrado, determinante nelle sfide
europee degli anni passati. E soprattutto perché a Londra sarà ancora presente
in campo la solita mentalità “all’italiana”.
sergio magaldi
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