sabato 13 febbraio 2016

LA SERIE A e L' EUROPA





 Quarta vittoria consecutiva dei giallorossi ieri sera a Modena contro il Carpi, ma il gioco della Roma non è apparso convincente: macchinosa ma testarda e fortunata, forse rispecchiando le qualità del suo nuovo allenatore, la squadra risolve la partita a poco più di cinque minuti dal novantesimo. Non c’è dubbio che il cambio dell’allenatore abbia dato i suoi frutti, anche se la Roma di Garcia, quando poteva contare sulla forma di tutti i suoi effettivi, appariva più bella. Il fatto è che l’allenatore francese è apparso spesso privo di carisma, restio a modificare il modulo di gioco nel corso della partita e soprattutto poco capace di imporre ai suoi giocatori ritmi più pressanti di allenamento. C’è però da dire che Garcia non ha potuto giovarsi dei nuovi acquisti, determinanti se non nella partita di ieri, certamente nelle tre precedenti vittorie. Ma la verità sulla Roma di Spalletti forse la conosceremo meglio Mercoledì prossimo, quando la squadra giallorossa incrocerà il Real Madrid all’Olimpico nell’incontro di andata degli ottavi di Champions.

 E questa sera a Torino, la partita-scudetto della serie A, con la Juve opposta al Napoli di Sarri e Higuain. Troppo facile sostenere che l’incontro risulterà decisivo solo nel caso di vittoria del Napoli. Il pronostico è difficile, ma la legge dei grandi numeri dice che la Juventus è delle due quella che rischia di più: diciassette vittorie consecutive, di cui quattordici in Campionato, potrebbero essere un limite insormontabile, mentre la nona vittoria consecutiva del Napoli, dopo le otto già vinte, peraltro intramezzate dalla sconfitta contro l’Inter in Coppa Italia, sembra più probabile dal punto di vista numerologico. Ma a scendere in campo questa sera saranno i giocatori e non la numerologia, e se i bianconeri nelle due ultime partite vinte hanno dato l’impressione di un qualche segno di stanchezza, anche gli azzurri del Napoli negli ultimi tempi sembrano aver rallentato il ritmo. Sotto questo profilo, dunque, il pronostico più probabile sembra essere il pareggio. Tutto dipenderà poi da come la difesa juventina, orfana di Chiellini, riuscirà a fronteggiare un Higuain con la media fantastica di un goal a partita. Se Buffon e i difendenti riusciranno a impedire alla straordinaria punta del Napoli di deporre la palla in rete per l’ennesima volta [Qui la numerologia è dalla parte della Juve], gli attaccanti juventini [Dybala, Morata ma anche Zaza, coadiuvati dal grande Cuadrado delle ultime uscite] potrebbero essere decisivi nel dare alla squadra la quindicesima vittoria consecutiva in Campionato. Anche e soprattutto approfittando delle ripartenze e tenendo conto che il Napoli di Sarri appare più costruito per offendere che per difendere e/o gestire le partite. Come si vede, il pronostico è impossibile, ma la mia impressione è che se il confronto di centrocampo risulterà decisivo, la bilancia potrebbe pendere favorevolmente dalla parte del Napoli: Hamsik, Allan e Jorginho sembrano più determinati e compatti di un lezioso e sopravvalutato Pogba, di un Marchisio instancabile ma troppo spesso portato a sbagliare, di uno Sturaro irruento ma scarsamente tecnico [Khedira rientrato da un infortunio, anche se impiegato, difficilmente potrebbe giocare al suo livello standard].

 Quel che è certo è che stasera e nei prossimi dieci giorni la Juve conoscerà la reale portata delle proprie ambizioni stagionali. Soprattutto l’incontro con il Bayern Monaco del 23 Febbraio, un po’ come quello della Roma contro il Real Madrid, sarà decisivo per misurare il valore e le reali possibilità dei bianconeri. Resta una considerazione: le due italiane di Champions incontrano [si badi bene, siamo solo agli ottavi!] due delle tre più forti squadre europee [e forse del mondo] e c’è da scommettere che se ce ne fosse stata una terza avrebbe probabilmente incontrato il Barcellona! Evidentemente, il “sorteggio intelligente” dell’Europa calcistica somiglia un po’ troppo all’Intellighenzia europea che da Bruxelles e da Berlino decide il destino degli italiani…


sergio magaldi

Nessun commento:

Posta un commento