Ripropongo di seguito il celebre sonetto che
Giordano Bruno premette ai dialoghi contenuti in Cabala del cavallo pegaseo. Un “elogio dell’ignoranza”, espresso in
forma di poesia e con insuperabile ironia. Non serve solo a ricordare il rogo
del grande filosofo italiano, avvenuto in Campo de’ Fiori il 17 Febbraio del 1600,
ma testimonia quanto sia lungo e faticoso il cammino verso la conoscenza e la
verità, alla quale ultima peraltro, come diceva il nolano, possiamo solo “tendere ad avvicinarci”. Dogmatismo, scetticismo
e verità rivelate sono infatti sempre in agguato per impedire agli esseri umani
di uscire dal sonno della ragione. Oggi, come allora, il potere, ovunque si
annidi, innalza la “bandiera dell’asinità”, manipolando sapientemente
l’informazione, occultando i propri disegni, predicando e imponendo il proprio
dogma, al solo scopo di conservare se stesso. All’asinità imposta dalle caste
di ogni genere, il cittadino deve saper opporre un’asinità “consapevole”, con
il riconoscimento socratico della propria ignoranza, per l’abbattimento di ogni
genere di pregiudizio e per camminare da protagonista sul terreno della Storia.
IN LODE DE L’ASINO
O
sant'asinità, sant'ignoranza,
santa stolticia e pia divozione,
qual sola puoi far l'anime sì buone
ch'uman ingegno e studio non l'avanza;
santa stolticia e pia divozione,
qual sola puoi far l'anime sì buone
ch'uman ingegno e studio non l'avanza;
non gionge faticosa vigilanza
d'arte qualumque sia, o 'nvenzione,
né de sofossi contemplazione,
al ciel dove t'edifichi la stanza.
d'arte qualumque sia, o 'nvenzione,
né de sofossi contemplazione,
al ciel dove t'edifichi la stanza.
Che vi val, curiosi, il studiare,
voler sapere quel che fa la natura,
se gli astri son pur terra, fuoco e mare?
voler sapere quel che fa la natura,
se gli astri son pur terra, fuoco e mare?
La santa asinità di ciò non cura;
ma con man gionte e 'n ginocchion vuol stare
aspettando da Dio la sua ventura.
ma con man gionte e 'n ginocchion vuol stare
aspettando da Dio la sua ventura.
Nessuna cosa dura
eccetto il frutto de l'eterna requie,
la qual ne done Dio dopo l'essequie.
eccetto il frutto de l'eterna requie,
la qual ne done Dio dopo l'essequie.
dimmi se ti piace il mio su Bruno: http://hokmaph-iperuranio.blogspot.it/2018/02/giordano-bruno-martire-del-platonismo.html
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