Quarta
vittoria consecutiva dei giallorossi ieri sera a Modena contro il Carpi, ma il
gioco della Roma non è apparso convincente: macchinosa ma testarda e
fortunata, forse rispecchiando le qualità del suo nuovo allenatore, la squadra risolve
la partita a poco più di cinque minuti dal novantesimo. Non c’è dubbio che il
cambio dell’allenatore abbia dato i suoi frutti, anche se la Roma di Garcia,
quando poteva contare sulla forma di tutti i suoi effettivi, appariva più
bella. Il fatto è che l’allenatore francese è apparso spesso privo di carisma, restio
a modificare il modulo di gioco nel corso della partita e soprattutto poco
capace di imporre ai suoi giocatori ritmi più pressanti di allenamento. C’è
però da dire che Garcia non ha potuto giovarsi dei nuovi acquisti, determinanti
se non nella partita di ieri, certamente nelle tre precedenti vittorie. Ma la
verità sulla Roma di Spalletti forse la conosceremo meglio Mercoledì prossimo,
quando la squadra giallorossa incrocerà il Real Madrid all’Olimpico
nell’incontro di andata degli ottavi di Champions.
E questa sera a Torino, la partita-scudetto
della serie A, con la Juve opposta al Napoli di Sarri e Higuain. Troppo facile
sostenere che l’incontro risulterà decisivo solo nel caso di vittoria del
Napoli. Il pronostico è difficile, ma la legge dei grandi numeri dice che la
Juventus è delle due quella che rischia di più: diciassette vittorie
consecutive, di cui quattordici in Campionato, potrebbero essere un limite
insormontabile, mentre la nona vittoria consecutiva del Napoli, dopo le otto già
vinte, peraltro intramezzate dalla sconfitta contro l’Inter in Coppa Italia,
sembra più probabile dal punto di vista numerologico. Ma a scendere in campo
questa sera saranno i giocatori e non la numerologia, e se i bianconeri nelle
due ultime partite vinte hanno dato l’impressione di un qualche segno di
stanchezza, anche gli azzurri del Napoli negli ultimi tempi sembrano aver
rallentato il ritmo. Sotto questo profilo, dunque, il pronostico più probabile
sembra essere il pareggio. Tutto dipenderà poi da come la difesa juventina,
orfana di Chiellini, riuscirà a fronteggiare un Higuain con la media fantastica
di un goal a partita. Se Buffon e i difendenti riusciranno a impedire alla
straordinaria punta del Napoli di deporre la palla in rete per l’ennesima volta
[Qui la numerologia è dalla parte della Juve], gli attaccanti juventini
[Dybala, Morata ma anche Zaza, coadiuvati dal grande Cuadrado delle ultime
uscite] potrebbero essere decisivi nel dare alla squadra la quindicesima
vittoria consecutiva in Campionato. Anche e soprattutto approfittando delle
ripartenze e tenendo conto che il Napoli di Sarri appare più costruito per
offendere che per difendere e/o gestire le partite. Come si vede, il pronostico
è impossibile, ma la mia impressione è che se il confronto di centrocampo risulterà
decisivo, la bilancia potrebbe pendere favorevolmente dalla parte del Napoli:
Hamsik, Allan e Jorginho sembrano più determinati e compatti di un lezioso e
sopravvalutato Pogba, di un Marchisio instancabile ma troppo spesso portato a
sbagliare, di uno Sturaro irruento ma scarsamente tecnico [Khedira rientrato da
un infortunio, anche se impiegato, difficilmente potrebbe giocare al suo
livello standard].
Quel che è certo è che stasera e nei prossimi
dieci giorni la Juve conoscerà la reale portata delle proprie ambizioni
stagionali. Soprattutto l’incontro con il Bayern Monaco del 23 Febbraio, un po’
come quello della Roma contro il Real Madrid, sarà decisivo per misurare il
valore e le reali possibilità dei bianconeri. Resta una considerazione: le due
italiane di Champions incontrano [si badi bene, siamo solo agli ottavi!] due delle tre più forti squadre
europee [e forse del mondo] e c’è da scommettere che se ce ne fosse stata una terza
avrebbe probabilmente incontrato il Barcellona! Evidentemente, il “sorteggio
intelligente” dell’Europa calcistica somiglia un po’ troppo all’Intellighenzia europea che da Bruxelles
e da Berlino decide il destino degli italiani…
sergio magaldi
Nessun commento:
Posta un commento