Nel romanzo di seguito citato e già presentato ai lettori del Blog, circa tre pagine sono dedicate all’analisi del tema astrologico di Olimpia Maidalchini Pamphili. Riporto le pagine nonché il relativo grafico zodiacale e n.2 documenti originali che comprovano la vera data di nascita della “papessa”.
Sergio Magaldi, LA TINOZZA DI RAME, EdiGiò, Pavia 2009, pp. 272.
ISBN 978-88-6205-206-1 – Euro 18,00 – acquista su http://www.unilibro.it/
SCHEDA
In cerca d’ispirazione per scrivere la trama di un film storico, uno sceneggiatore s’imbatte in un volumetto scritto in latino, edito nel 1659 da un frate agostiniano. Si tratta proprio della storia che egli ha in mente di raccontare: eventi che ruotano attorno alle figure di Innocenzo X e di sua cognata Olimpia, la “papessa” da sempre maltrattata dalla storiografia ufficiale. Alla donna, il frate agostiniano, testimone e protagonista della vicenda, riconosce il merito d’essersi battuta con coraggio contro il dispotismo parentale e sociale, ma anche di aver esercitato il potere con non minore spregiudicatezza ed efficacia di un uomo.
La tinozza di rame è il dono di nozze del cardinale Matthäus Schiner all’avo del frate, per aver combattuto valorosamente nell’esercito svizzero che nel 1512 contribuì a cacciare i francesi dall’Italia. Emblema familiare e vero e proprio “vitello d’oro”, accompagna il frate sino alla fine.
Romanzo storico solo all’apparenza, in realtà narrazione intima di un’anima in cerca di riscatto. La cornice è quella tradizionale del XVII secolo, fatta di ombre e luci, fede e superstizione, magia e scienza.
(pp. 209-211)
Entrando nello studio dell’ebreo e osservandolo mentre maneggiava
il suo cannocchiale, Olimpia aveva domandato:
«Che vi fa vedere la macchina di Galileo… Angeli o demoni?»
«Gli uni e gli altri… illustrissima – aveva risposto l’ebreo – e vedo
mondi infiniti rincorrersi tra orbite celesti…»
«Non vengo a discutere di codeste illusioni – aveva replicato
Olimpia – e neppure a confrontare la religione cattolica con l’ebraica.
Mi preme piuttosto sapere che dicono gli astri del futuro…
Non che io presti alla cosa la benché minima fede, ma tant’è…
Consideratelo un capriccio, del quale saprò compensarvi ampiamente,
purché sappiate mantenere la segretezza che m’avete garantito».
«Vi confermo la discrezione che già vi promisi… Quanto al compenso,
non potrei accettarlo dall’illustrissima cognata del Nunzio apostolico di Napoli…»
«Ecco – lo aveva interrotto Olimpia – voi certamente capite che,
nella delicata situazione in cui mi trovo, se la cosa si dovesse risapere,
molto nocumento se n’avrebbe, non solo per me, ma per la
persona stessa del Nunzio…»
«Per quanto v’assicuri di mantenere il più assoluto riserbo, io
debbo tuttavia farvi presente che i nobili napoletani non esitano a
chiedere ciò che voi stessa domandate, senza che la cosa abbia a
sollevare scandalo alcuno. Siate ad ogni modo tranquilla… Ho esaminato
attentamente la vostra carta celeste, secondo i dati che voi
stessa mi avete fornito…
Ecco qui… Illustrissima Donna Olimpia
Maidalchini Pamphili, nata in Viterbo, l’ultima domenica di Maggio
del 1591, mezz’ora dopo Nona… Dunque… Giove coi suoi quattro
satelliti osserva il vostro oroscopo e vi rende fortunata in ogni
campo, di più la Luna dal Cancro, a Giove benigna, assicura non
solo copiosi frutti del vostro ventre, ma favorisce la nascita d’ardimentose
imprese ed eventi propizi…»
«Pare a me – aveva osservato Olimpia sorridendo – che voi esageriate
nel compiacermi…»
«Ascoltate bene, illustrissima, perché terminato il dolce, dovrò
servirvi l’amaro… Dicevo allora… Ah sì!… All’ardimento vi conduce
Marte dalla terza dimora, da lungi osservato favorevolmente
dal Sole…»
«Nulla mi dite – l’aveva ancora interrotto Olimpia – su ciò che
maggiormente mi preme: la fortuna dei Pamphili, il nobile casato
cui ora appartengo».
«Poiché non disponete d’elementi sufficienti, affinché io possa
tracciare le carte celesti di vostro marito e di vostro cognato, né
siete in grado di procurarveli senza destar sospetti, la fortuna loro
son io costretto ad esaminare tramite il vostro cielo. E per la verità,
in esso mi par di trovare un potere ch’è riverbero di quello di
famiglia: il Leone è a mezzo del cielo e riceve dal segno amico dei
Gemelli i raggi del Sole che il Leone governa e che, in armonia alla
Luna, pare voglia dire che ispirerete da vicino un papa o un sovrano…
Quanto alle ricchezze, n’avrete sempre in abbondanza, perché Giove dal
Sagittario governa la vostra seconda casa... ma ora debbo mettervi in
guardia dai molti ed occulti nemici che l’ultima
dimora vi dispensa, per quel tratto che corre in Scorpione, dai quali
tuttavia vi difenderete con successo, per essere in quel segno osservata
da Giove all’oroscopo, come già vi dicevo… Mentre con più
attenzione badate alle stelle nemiche dell’ottava casa e, più che i
mali di Venere, temete le maldicenze d’amore… Tenetevi inoltre
lontana dal contagio di pestilenze ed altre epidemie, perché Saturno
congiunto a Venere par che temi il foco opposto di Marte».
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