Ci sono i “negazionisti” e ci sono di quelli
che “negano” il valore del giorno della memoria, dichiarando che non serve la
celebrazione di un solo giorno e che
dovremmo serbare memoria dell’olocausto 365 giorni all’anno, nella mente e
nella coscienza. Mentre i primi si commentano da soli, sui secondi bisognerebbe
interrogarsi se dietro l’apparente antiretorica in realtà vogliono soltanto che
non si parli più dei campi di sterminio.
Per non
dimenticarli e per ricordare come i lager nazisti vengono da lontano:
dall’indifferenza, dal razzismo e dall’opinione pubblica avvelenata dalla
propaganda di una stampa servile, ecco una pagina dal libro La parola ebreo di Rosetta Loy:
Si vedano anche in questo blog:
sergio magaldi
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