Gioele Magaldi, Masones. Todos sus secretos al descubierto, Kailas Editorial, Madrid, 2017
Nel
presentare l’edizione originale di MASSONI.
SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ ILLIMITATA. LA SCOPERTA DELLE UR-LODGES [Gioele
Magaldi, Chiarelettere, Novembre
2014, pp.656], individuavo in tre obiettivi principali l’intento dell’autore:
1)Dare consapevolezza a massoni e non massoni
del ruolo di grande responsabilità che la Massoneria si assume nel gestire la
post-modernità.
2)Rilanciare tale consapevolezza al di
dentro delle logge tradizionali per modo che cessino dal torpore dell’attuale
funzione – che l’autore del libro ritiene ormai meramente ornamentale – per
riprendere il glorioso cammino del passato, allorché lavorare sulla propria
pietra grezza era non solo la condizione, ma anche la premessa per lavorare “al
bene e al progresso dell’umanità”.
3)Contribuire a far ripartire il motore
della Storia verso un Nuovo Ordine Mondiale, capace di riformare una società
“malamente globalizzata” e di dare all’Europa un’autentica unità politica ed
economica, rispettosa della sovranità popolare, sottraendola all’arbitrio di
oligarchie che, in nome dell’austerità e dei propri affari, hanno fatto e
continuano a fare opera di “macelleria sociale”.
Aggiungevo, in tale prospettiva,
che il libro si presentava come il tentativo di riscrivere la storia del mondo,
almeno dall’avvento del nazifascismo sino ai nostri
giorni. Mi congedavo, pertanto, dai lettori del blog con la promessa di
riprendere successivamente il discorso [per leggere il post della recensione
clicca sul titolo che segue: MASSONI.SOCIETA' A RESPONSABILITA' ILLIMITATA [Riscrivere la storia del mondo, parte I]. Lo riprendo ora, approfittando dell’uscita dell’edizione in lingua
castigliana del libro per conto di Kailas
Editorial di Madrid, una casa editrice cui va il merito di aver tradotto in
spagnolo i romanzi di Mo Yan, lo scrittore cinese, nobel per la letteratura.
L’edizione spagnola di Massoni si presenta più snella di quella italiana, ma la struttura
non ne risulta modificata, con la nota dell’editore italiano, le dediche, la
premessa generale e la lunga introduzione di Laura Maragnani. Invariato soprattutto
il contenuto dei 9 capitoli in cui si articola il volume, purgato solo di
alcuni incisi e senza che ne risulti mutata la sequenza, ancorché detti
capitoli siano stati, per così dire, “alleggeriti” dei loro “presupposti”
introduttivi che, nell’edizione di Chiarelettere,
avevano una funzione didascalica, rispondente all’esigenza di orientare
maggiormente il lettore con l’inserzione di brani significativi di altri autori
sull’argomento di volta in volta trattato. Una ulteriore modifica riguarda
quella che chiameremmo l’appendice del libro, dalla quale sono espunti 2
paragrafi, più accademici che essenziali alla comprensione dell’opera: “la
bibliografia parziale” e “l’indice dei nomi”. Nel complesso, dunque, una scelta
editoriale oculata e tesa a semplificare la lettura e che in definitiva rende il
libro meno “informato” ma più compatto, “stringente” e probabilmente più
agevole per un maggior numero di fruitori. Di seguito, l’indice dell’edizione
spagnola, se confrontato con quello dell’edizione italiana, rende
immediatamente conto delle ininfluenti differenze tra le due edizioni.
Sumario
Nota del
editor
Dedicatorias
Premisa
general
El poder
con mandil por Laura Maragnani
Aquí, en la Tierra de Mordor, octubre 2014
1- La
solución final (1941-1942-1948)
2-
Conservadurismo de Oriente a Occidente (1950-1956)
3- Masones
y Vaticano por la Unión Europea (1950-1957)
4- El masón
y rosacruz Angello Roncalli, alias
Papa Juan XXIII, el Concilio Vaticano II y el sueño de una moderna armonía
entre exoterismo religioso y esoterismo masónico en función de un renovado
periodo de igualdad, fraternidad y libertad (1958-1968)
5- La
imaginación al poder, un masón en la Luna y la crisis de la democracia
(1968-1975)
6- Chaos ab Ordine et Ordo ab Chao (1967-1981)
7- Masones
unidos por la globalización, primera parte (1974-1975-1979-1991)
8- Masones
unidos por la globalización, segunda parte (1992-2001)
9- Un gran
ojo incandescente sin párpados, inscrito en un triángulo. Sauron con mandil y
la Globalización sin democracia, sin libertad y sin derechos globales, primera
parte (2001-?)
- Fuentes
testimoniales
- La
importancia de la tradición oral, boca a oído, en la masonería y en las
sociedades iniciáticas en general
- Glosario
mínimo parcial
- Esquema
de la obra
Agradecimientos
Riscrivere la storia del mondo – dicevo sopra
– almeno a partire dall’avvento del nazifascismo. Ebbene, nel primo capitolo
del libro si comincia proprio da qui, riannodando gli eventi che vanno
dall’ascesa di Mussolini e di Hitler sino alla persecuzione “scientifica” degli
ebrei. La tesi di fondo è che i due dittatori, dopo aver messo fuori legge la
libera muratoria, si servirono ampiamente di massoni neoaristocratici per
scalare e mantenere il potere. Scrive l’autore [Edizione spagnola,]:
“Tanto Hitler como Mussolini, por otra parte, declararon ilegal a la francmasonería, pero Mussolini hizo de su Gran Consejo del fascismo una especie de Gran Logia de Estado, colocando a una mayoría aplastante de masones tanto en su interior como en las cúspides institucionales (con el masón Beneduce escogido como director de toda la economía fascista); mientras que Hitler, al mismo tiempo que les encargaba a Alfred Rosenberg, Reinhard Heydrich, Martin Bormann y Hermann Göring la misión de desmantelar, ya en el plano ideológico ya en el práctico, la actividad de las logias alemanas ordinarias (y de orientación liberal y democrática) –objetivo que fue puesto en práctica y llevado a término del 28 de febrero de 1933 al 30 de julio de 1935–, se hacía flanquear por el masón Hjalmar Schacht, como gran titiritero de todo el sistema económico-financiero e industrial alemán. El mismo Göring cultivó, desde los años veinte, importantes relaciones con varios financieros e industriales alemanes masones afiliados a Ur-Lodges cosmopolitas y supranacionales. [Per la versione originale, cfr., op. cit., p.61].
Il fine non espressamente
dichiarato del sostegno massonico, cosiddetto neoaristocratico, al nazifascismo
era triplice: favorire una “involuzione oligarchica ed elitaria della
governance” in Europa come negli Stati Uniti; assecondare anche militarmente
l’espansione del Terzo Reich in funzione antisovietica; giovare “al business
colossale dell’industria bellica che questi circuiti massonici sovranazionali
in gran parte controllavano”. Gli accordi di Monaco della fine di settembre del
1938 rappresentano la frontiera delle concessioni massoniche, quando il massone
conservatore Chamberlain e il massone progressista Daladier, in rappresentanza
dell’Inghilterra e della Francia, accettano le imposizioni di Hitler e di
Mussolini, pur di salvaguardare la pace; ma è ormai evidente che la massoneria
elitaria e conservatrice sta rivedendo il proprio atteggiamento per timore di
una guerra europea che finirebbe per coinvolgere anche gli Stati Uniti,
trasformandosi in un conflitto mondiale. La United
Grand Lodge of England, dal canto suo e in questo stesso periodo, ribadisce
la propria formale e tradizionale estraneità alla politica, precisando [prg.7 Aims and Relationships of the Craft]:
“Con coherencia, la Gran
Logia siempre se ha negado a expresar su propia
opinión sobre cuestiones de política interna o externa, ya sea nacional o en el
extranjero, y jamás permitirá que se asocie su nombre con ninguna iniciativa,
por mucho que sea humanitaria, que viole su inmutable política de mantenerse al
margen de cualquier asunto que tenga que ver con las relaciones entre los
gobiernos, entre partidos políticos o entre ideas contrarias a la política
gubernamental.” [pp.62-63 ed.italiana].
Dello stesso avviso, tuttavia, non sarà il massone
conservatore Winston Churchill che pure in passato aveva guardato con simpatia
al fascismo mussoliniano. Divenuto premier, Churchill “se verá obligado a
ofrecerle a Franklin Delano Roosevelt –líder de los masones progresistas
euroatlánticos– la colaboración de los sectores de la francmasonería británica
y europea moderada y conservadora que ya no estaban dispuestos a seguir
apoyando bajo ningún concepto la deriva imperialista, sanguinaria y belicista
de los nazifascistas.” [p. 63 ed.italiana. Per la verità, la versione originale recita:”Spetterà
proprio a Churchill (…) offrire a Franklin Delano Roosevelt” ].
In definitiva, dunque,
l’autore attribuisce ai massoni [neppure distinti in conservatori e
progressisti, come pure farà nel “riscrivere” altri eventi] il merito di aver
posto fine alla resistibile ascesa del dittatore nazista e all’ancora più
resistibile ascesa del fascismo mussoliniano, non senza prima aver sottolineato
l’importanza che ebbero le oligarchie massoniche nel favorirne la presa del
potere in Italia e in Germania. Del resto, tale connubio tra l’ala, per così
dire, progressista della Massoneria e quella conservatrice, se sconcerta chi
non fa parte dell’istituzione, non desta meraviglia tra i “fratelli”. Scrivevo
nel post sopra citato:
“Insomma, quel che ha tutta l’aria di
una dichiarazione di guerra verso una parte della massoneria si stempera in
realtà nel riconoscimento che è la massoneria nel suo complesso a gestire il
mondo in cui viviamo, almeno a partire dal XVIII Secolo. In più, la lunga
conversazione riportata nell’ultimo capitolo del libro [pp.491- 586] tra
autorevoli esponenti “dell’élite massonica mondiale”, mostra chiaramente che
non solo il dibattito è sempre aperto tra massoni di diverse e talora opposte
tendenze politiche, ma che la legittimazione dell’altro è data per scontata:
ancorché egli sia ritenuto un avversario, resta pur sempre un fratello. Ciò non
è senza conseguenze – come vedremo – nel progetto di riscrivere la storia del
mondo, anche solo a partire dall’avvento del nazifascismo”.
Non meno intrigante è la
lettura del “corollario” fondamentale, riguardante la “vendetta tedesca” contro
i massoni e soprattutto contro gli ebrei. Non che questa si spieghi
integralmente con il “voltafaccia” massonico, perché le persecuzioni contro gli
ebrei erano cominciate già tempo prima e, come chiarirà l’autore in un
successivo paragrafo, c’era “un lato esoterico” della “soluzione finale” che
spingeva Hitler ad assicurare alla “razza ariana” un primato mondiale che
riteneva usurpato dalla “razza ebraica”, [cit.,p.66]; ma è un fatto che tali
persecuzioni furono riprese con maggiore
violenza circa due mesi dopo gli accordi di Monaco. Riporto il passo dall’edizione
spagnola perché, senza gli incisi presenti nell’edizione italiana, risulta
forse più immediato ed efficace:
“Queremos recalcar que el
proyecto nazi de exterminio total de los judíos no puede ser explicado de
ninguna manera mediante categorías interpretativas de tipo práctico o racional.
No había ninguna utilidad ni
racionalidad de naturaleza material en el hecho de exterminar a una poderosa
fuerza-trabajo semiesclavizada (millones de judíos), de la que se había
demostrado, y se seguía haciendo, su utilidad y bajo coste para las empresas
operantes en suelo alemán o en los territorios bajo la ocupación nazi.
Pero cada acto histórico
responde a una determinada forma de racionalidad, y el refugio en hipótesis
simplificadoras que aduzcan a una presunta locura de Hitler y de las SS de
Heinrich Himmler, no nos parece ni correcto desde el punto de vista
historiográfico, ni sólido a un nivel antropológico.
Por un lado Hitler y los
suyos, en los años 1939-1942, se sintieron traicionados por aquellos ambientes
masónicos elitistas y neoaristocráticos angloamericanos que los habían apoyado
en su ascenso y en su consolidación en el poder, pero que, en primer lugar, no
había logrado evitar el enfrentamiento bélico, primero contra Reino Unido y
luego con los EEUU, y en segundo lugar, en algunos casos se habían retractado
horrorizados ante la escalada de violencia y brutalidad indiscriminada y a
menudo gratuita del Tercer Reich nazi. Se trataba, entonces, de castigar a esos
mismos ambientes, a veces en efecto de ascendencia hebrea más o menos remota y
a veces no, pero que en cualquier caso quedaban agrupados simbólicamente (o
eran susceptibles de ello) por la maldición propagandística contra las
demo-pluto-judaico-masonerías enemigas de los nazifascistas. Internando a los judíos
en los campos o asesinándolos, se estaba enviando un mensaje de venganza y
desafío a las democracias occidentales liberales (Gran Bretaña y los EEUU in primis) en las que los judíos –con el
mismo estatus que otras etnias, en un contexto de pluralismo interétnico–
ostentaban cargos relevantes en la economía, en las finanzas, en la cultura y
en el arte.” [pp.64-65 ed. italiana].
In conclusione, mi sembra che dall’edizione originale di Massoni, pubblicata poco più di due anni
fa, e da Masones, la sua traduzione
in lingua castigliana, apparsa ora, si levi nel complesso l’auspicio di un risorgimento massonico, nella
consapevolezza che il mondo in cui viviamo è il frutto della ricerca massonica
di un nuovo ordine mondiale su un’ottava superiore. La Massoneria, segreta nei rituali, non negli intenti, custode della
tradizione e al tempo stesso maestra di tolleranza e di libertà di pensiero, è
entrata spesso da protagonista nelle vicende umane - se non direttamente, ciò
che le è vietato dagli statuti e che ne pregiudicherebbe irrimediabilmente il
carattere - attraverso l’azione dei tanti massoni che hanno determinato gli
eventi della modernità e della post modernità, rendendo possibile la fine del
feudalesimo, l’avvento delle società liberali e della democrazia. D’altra
parte, la neutralità propria delle istituzioni massoniche – che non va confusa
con gli ideali ma con l’azione – ha
talora permesso che altri massoni tentassero di far girare all’indietro le
lancette della storia con intenti elitari, involutivi e controiniziatici o che
utilizzassero le insegne massoniche per interesse personale, gettando un
comprensibile sconcerto nell’opinione pubblica. Le rivoluzioni inglesi, la
guerra per l’indipendenza degli Stati Uniti d’America, la rivoluzione francese
e la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, i risorgimenti
nazionali, la lotta al nazifascismo e la dichiarazione universale dei diritti
umani del 1948 sono gli antefatti che legittimano la Massoneria ad ogni trattativa sui
futuri assetti europei e mondiali, nella prospettiva della libertà e della pace
universale.
sergio magaldi
|
venerdì 28 aprile 2017
L’EDIZIONE SPAGNOLA DI “MASSONI. SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ ILLIMITATA”
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