martedì 25 luglio 2017

Prima uscita della Juve e mercato bianconero




 I tifosi juventini si saranno chiesti il perché delle scelte di Allegri nella prima uscita della stagione. Partita amichevole sino ad un certo punto perché compresa tra le gare della International Champions Cup. Nel primo tempo la Juve B rimedia una brutta figura contro il Barcellona A e soccombe per due reti a zero, nel secondo tempo la Juve A riequilibra il gioco e segna un goal contro il Barcellona B, rafforzato da Suarez. Ancorché bizzarra, la decisione dell’allenatore bianconero sullo schieramento iniziale riflette la sua personalità: non potendo avere sotto gli occhi i sudamericani che, tuttavia si sono allenati con un suo collaboratore direttamente negli USA, Allegri ha deciso il loro ingresso in campo solo a secondo tempo inoltrato. Ne ha sofferto lo spettacolo o meglio, nel primo tempo a fare spettacolo sono stati solo un incontenibile Neymar, autore della doppietta, il solito Messi e gli altri giocatori catalani. D’altra parte, non era difficile prevedere quanto sarebbe accaduto nel primo tempo: schierata con il 4-2-3-1 che di fatto si è risolto in un 4-5-1, la Juve con cinque centrocampisti [Marchisio, Khedira, Lemina, Sturaro e Bentancur], incapaci di fare filtro per contenere gli avversari e al tempo stesso poco portati ad appoggiare l’unica punta, è stata dominata e costretta quasi sempre nella propria area.

 Intanto, si sono visti sul campo, sia pure in momenti diversi, i quattro nuovi acquisti bianconeri. Più convincente di tutti il portiere polacco destinato, almeno per quest’anno, a fare la riserva di Buffon. Quanto agli altri: per De Sciglio nulla di nuovo sotto il sole, con i pregi e i difetti di sempre, ma non si pretenda ora, anche se Allegri sembra stravedere per lui, che l’ex-milanista sia il sostituto di Dani Alves. Bentancur ha lasciato intravedere qualcosa, ma solo in fase offensiva e non è certo il centrocampista-regista di cui la Juve ha bisogno. Quanto a Douglas Costa, poco si può dire di lui; schierato a sinistra, si è distinto per passaggi per lo più velleitari, ma sembra appesantito nel fisico e il giudizio non può che essere rimandato. Se è stato preso in prestito per vendere Cuadrado, occorre tuttavia tenere presente qualche cifra. Tra Campionato e Champions nella scorsa stagione, l’ex del Bayern Monaco di Ancelotti  ha segnato qualche goal in più, ma ha fatto un terzo degli assist del colombiano. Naturalmente, nella notte dello scorso Sabato non era della partita Bernardeschi, il quinto recente acquisto della società bianconera, sul quale, almeno per ora, i tifosi giustamente sospendono il giudizio. Il timore è che l’ex-fiorentino, al quale si dice verrà fatta indossare la prestigiosa maglia n.10, sia la scommessa della Juve per sostituire Dybala, dalla cui cessione al Barcellona, il club ricaverebbe tre volte la somma spesa per l’acquisto di Bernardeschi [120 milioni contro 40]. Ipotesi divenuta quanto mai attuale dopo la notizia di mercato che il Paris Saint Germain pagherebbe i 220 milioni della clausola che trattiene Neymar al Barcellona. Allegri rassicura i tifosi che l’argentino rimarrà alla Juve, ma chi non ricorda che una ventina di giorni fa l’allenatore juventino si espresse nella stessa maniera a proposito di Bonucci?

 Insomma, per i tifosi bianconeri, dopo le partenze di Dani Alves e Bonucci [che sembrava destinato a diventare una bandiera juventina], c’è il pericolo di vedere Douglas Costa e Bernardeschi sostituire Cuadrado e Dybala, con un saldo che farebbe felici solo le casse societarie con un attivo di oltre cento milioni [circa 150 milioni per le cessioni contro i 40 per l’acquisto di Bernardeschi e i 5-6 per il prestito di Douglas Costa]. Almeno questi soldi servissero per l’acquisto del grande centrocampista, anzi dei due grandi centrocampisti di cui si parla inutilmente almeno da un paio d’anni. Mancati acquisti che a mio giudizio sono tra le cause che hanno determinato l’ennesima sconfitta della Juve nella finale di Champions.


sergio magaldi 

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