giovedì 20 dicembre 2018

CHAMPIONS: ancora un sorteggio intelligente




 Anche per quest’anno i sorteggi di Champions non smettono di essere intelligenti [vedi in proposito il post di un anno fa: Sorteggi sempre più intelligenti del calcio europeo, e clicca sul titolo per leggere]. Per quanto il risultato dei gironi eliminatori abbia individuato per il passaggio agli ottavi sedici squadre complessivamente più forti rispetto agli anni passati, resta da considerare come ancora una volta gli accoppiamenti per il successivo turno, più che dalla casualità delle urne, siano stati determinati dall’intelligenza del sorteggio. Non si spiegherebbe altrimenti come le squadre che in Europa contano di più, per le vittorie, per le maggiori risorse e/o per essere guidate da allenatori di prestigio, si troveranno ad incrociare negli ottavi squadre che, almeno sulla carta, sembrano tra le più deboli. Così, il Barcellona se la vedrà con il Lione, il Real Madrid con l’Aiax, il Manchester City di Guardiola con lo Schalke. Altri tre incontri invece sono dei veri e propri spareggi, perché mettono di fronte squadre giudicate nel complesso di pari livello: Liverpool contro Bayern, Manchester United contro Paris S.Germain, Atletico Madrid contro Juventus. Infine gli ultimi due scontri, come nella tradizione dei sorteggi di Champions, sembrano pensati per dare spazio anche a club emergenti, come Tottenham-Borussia Dortmund o di minore prestigio come Roma-Porto.

Un’ultima considerazione sulle italiane. La Juventus contro L’Atletico di Madrid [nello stesso stadio dove a maggio si giocherà la finalissima tanto agognata dai bianconeri, e nel caso la Juve dovesse purtroppo soccombere, il sorteggio intelligente mostrerebbe persino di aver tenuto in serbo una beffa] è chiamata ad una prova piuttosto dura, la presenza di Ronaldo nelle sue fila non le garantisce il successo [si veda a questo proposito quanto scrivevo in un post recente, corroborato ulteriormente dalla sconfitta dei bianconeri contro gli svizzeri del Young Boys: Juve, come non vincere la Champions, e clicca sul titolo per leggere], e neppure l’automatico inserimento tra le squadre della ristrettissima élite europea, nonostante le due finali raggiunte negli ultimi quattro anni. Il contentino, per così dire, sta nell’aver dato alla Roma un avversario possibile, anche se tutti ricordiamo come finì qualche anno fa la sfida dei giallorossi contro i portoghesi.

Alla luce di quanto sopra, non si può negare - come sempre - la sapienza di un sorteggio davvero equilibrato che, mentre assicura il cammino spedito delle più accreditate, propone sfide spettacolari, incassi interessanti e l’ingresso ai quarti di un paio di squadre considerate minori.


sergio magaldi

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