Nel rispondere oggi, durante la Question
Time in Parlamento, alle interrogazioni sui fatti avvenuti sabato
scorso a Roma, la ministra Lamorgese ha chiarito che il mancato arresto di un
noto esponente di Forza Nuova in situazione di Daspo (limitata mobilità) – già
mentre sul palco di Piazza del Popolo parlava alle migliaia di manifestanti
contro il Green Pass – è stato motivato dall’opportunità di evitare incidenti e
violenze tra la folla dei partecipanti. Quanto all’interrogazione sul mancato
scioglimento di partiti e/o movimenti politici che si richiamino al fascismo,
secondo la legge Scelba del 1952, la ministra ha sottolineato la complessità
della materia che potrà comunque essere affrontata in seguito dalle autorità
competenti (leggi: magistratura e governo).
Ragionevoli sin qui le argomentazioni della ministra, se
non fosse che si è dimenticata di rispondere alla questione più importante di
tutte: perché, pur sapendo con almeno due ore di anticipo che un corteo si
sarebbe diretto alla volta della sede della CGIL, non ha predisposto l’invio
delle forze di polizia onde evitare l’assalto e la devastazione dei locali di
rappresentanza dei lavoratori, rinverdendo le gesta di epoca fascista?
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