venerdì 26 novembre 2021

QATAR 2022: ITALIA O PORTOGALLO?


 

Il solito sorteggio “intelligente” ha deciso la composizione degli spareggi di marzo per la qualificazione ai mondiali di calcio di Qatar 2022.

Nel girone A, così come sempre avviene nei sorteggi dei gironi di Champions, si determina “il raggruppamento” delle squadre ritenute meno forti anche in base al ranking mondiale, in parte distinte regionalmente (le due britanniche): una tra Scozia-Galles-Ucraina e Austria andrà al mondiale. Nel girone B si ritrovano le nazionali del nord europeo di supposta media forza: parteciperà a Qatar 2022 una tra Russia-Polonia-Svezia e Repubblica Ceca. Nel gruppo C, infine, l’unica qualificata scaturirà dalle quattro nazionali dell’area mediterranea: la Macedonia del Nord e la Turchia (che naturalmente non essendo teste di serie non potranno scontrarsi tra di loro, causando eventuali incidenti tra le opposte tifoserie) il Portogallo, vincente le penultime edizioni dei Campionati Europei e della Nations League, e l’Italia, Campione d’Europa in carica.

Spiace subito osservare che una delle due (o magari tutte e due, ma è poco credibile) tra Portogallo e Italia (rispettivamente 8.ava e 6.a del ranking mondiale) non parteciperà ai mondiali. Più probabilmente l’Italia, perché l’eventuale finale tra portoghesi e italiani, sempre in base allo stesso sorteggio intelligente, avverrà in Portogallo, laddove sarebbe stato più sportivo scegliere una sede neutra. Ma tant’è, così hanno deciso, insieme a tutto il resto, gli arcinoti dei del calcio per le solite ragioni di geopolitica.

D’altra parte, gli azzurri di Mancini hanno buttato via la qualificazione per ben tre volte, nell’ordine: pareggiando in casa con la Bulgaria, sbagliando il rigore della vittoria una prima volta in casa della Svizzera e una seconda volta a casa propria contro la stessa Svizzera che, com’è noto, si è così qualificata al posto nostro senza passare per gli spareggi. L’ultima occasione, in particolare e per la verità, è stato un vero e proprio dono del cielo: quel rigore riesumato dal Var e tirato clamorosamente alle stelle nell’ultimo minuto di Italia-Svizzera deve aver suscitato lo sdegno degli dei! Anche per la ubris di chi ha fatto tirare il rigore a chi lo aveva sbagliato già nelle due precedenti occasioni (determinante in Svizzera-Italia e ininfluente in Inghilterra-Italia).

Ora gli stessi dei ci dicono di arrangiarci: battere la Macedonia del Nord e andare in Portogallo a strappare la qualificazione contro la nazionale di Cristiano Ronaldo, se ne saremo capaci. Intanto non si fa che parlare di nuovi “acquisti” per l’Italia del calcio in vista degli spareggi. Oriundi, naturalizzati, figli e/o nipoti di migranti sulla scia di tutte le nazionali più importanti. Il dibattito ferve e ci si divide tra i soliti “duri e puri” che hanno a cuore il primato della “razza italica” e gli “empirici” che invocano l’arruolamento nelle file azzurre di campioni già naturalizzati o in via di esserlo. Si parla dei brasiliani João Pedro (già “italiano” da due anni), di Luiz Felipe e di Ibañez (che continuano a sognare la nazionale brasiliana). Questo passa il convento. Gli ultimi due sono centrali di difesa e al momento non sarebbero titolari. João Pedro, invece, è la punta che potrebbe regalarci qualche goal (visto che gli attaccanti azzurri neocampioni d’Europa stentano a trovare la via della rete) utile per la qualificazione a Qatar 2022. Né meraviglia non aver pensato a lui già due anni fa, se si considera che Kean, l’ “italianissimo” dalla pelle scura, è stato escluso dagli Europei peraltro senza conseguenze, visto che poi abbiamo vinto il titolo continentale.

 sergio magaldi  

     


Nessun commento:

Posta un commento