Nuova fonte di energia a portata di mano in Italia
Quando
tutto sembra a portata di mano, sono sempre gli ultimi scalini i più difficili
da superare
di Alberto Zei
Un occasione da non perdere - È stato recentemente riconfermato un forte interesse verso una nuova fonte di energia proveniente dai nuclei della materia, a basso costo, praticamente priva di immissioni radioattive, ipotizzata dalla fusione di coppie di atomi di Idrogeno avvalendoci di specifici reticoli cristallini individuati in leghe a base di Nichel-Rame, come la costantana (il filo incandescente delle stufe elettriche).
Si
tratta degli ultimi sviluppi di nuove fonti energetiche che in questo
particolare periodo di crisi mondiale da combustibili fossili potrebbe portare
il nostro Paese e l’intera umanità a quel balzo di qualità sulle fonti di
energia non inquinanti che le lobby internazionali dei predetti combustibili
hanno finora ostacolato per non
compromettere i loro enormi profitti.
Tali
tipologie di ricerche sono generalmente note come “Fusione Fredda”. Da oltre 10
anni il nome è stato modificato in LENR, cioè Low Energy Nuclear Reaction che
meglio descrive il fenomeno. Alcune
delle più “moderne” reazioni LENR possono operare anche a temperature prossime
a
Tutto sembra dunque a portata di mano, stante la conoscenza e l’esperienza di ricercatori di tutto il mondo di questa fonte di energia, ma i finanziamenti per il perfezionamento e conclusione di tal genere di ricerca sono stati finora esclusi (a parte notevoli eccezioni, principalmente il Giappone) sotto il pretesto che se prima non viene dato modo di verificare la teoria e la ripetibilità degli esperimenti, la Fusione Fredda viene esclusa dai sostegni economici dello Stato.
DISPOSITIVO LENR |
Mille teorie non valgano un fatto - La pretestuosità utilizzata per escludere la concorrenza LENR dal monopolio dei carburanti fossili, rappresentata da una nuova fonte di energia a basso costo e “a volontà”, si basa come detto, sulla insufficiente dimostrazione teorica LENR per ottenere il funzionamento della ricerca.
Un
atteggiamento del genere ricorda la avversione degli scienziati di inizio
secolo scorso nei confronti di Guglielmo Marconi che dovette lasciare l’Italia
e rivolgersi all’Inghilterra per sperimentare la propria invenzione. Ma anche
là non riuscì a liberarsi completamente dall’ostilità del mondo. Tra gli
Scienziati più in voga che avversavano le varie scoperte di Marconi c’ era
Henri Poincaré che chiedeva se Marconi sapesse che la Terra è tonda e l’olandese Hendrik Lorenz, uno delle eminenze
dell’elettromagnetismo. Quest’ ultimo era addirittura insofferente nei confronti del
giovane Marconi che proponeva la trasmissione a lunga e lunghissima distanza
(tipo Londra-New York) di onde elettromagnetiche. Una idiozia di questo tipo
faceva infuriare Lorenz, ben sapendo e scientificamente provando che le onde
elettromagnetiche si propagano in linea retta e che quindi non potevano seguire
la curvatura terrestre.
Il fatto… - Marconi non fu da meno, dimostrando al mondo intero in modo eclatante e folkloristico come da Londra egli potesse accendere attraverso la sua radio la pubblica illuminazione in America a Baltimora. L’esperimento riuscì perfettamente e la storia lo ricorda come un trionfo. Chi aveva ragione? Né Marconi né Lorenz sapevano che le onde elettromagnetiche si propagavano anche a zig-zag, “rimbalzando” tra la Terra e lo strato ionizzato dell’atmosfera. Ma l’esperimento funzionò a prescindere dalla conoscenza scientifica dell’epoca. La teoria venne dopo.
La
storia si ripete – Anche la ricerca LENR è stata finora oggetto di
contestazione con privazione di fondi pubblici. Ciò fa piuttosto evincere che
l’avversione non consista nella insufficiente dimostrazione teorica ma nel
reale pericolo che con un adeguato supporto economico ai vari Laboratori di
ricerca (tollerati appena), si realizzi il temuto successo. Unicamente per dare
l’idea della molteplicità dei differenti criteri di ricerca, si accennano
alcuni metodologie LENR. Tra questi si ricorda: quello elettrolitico; quello
che utilizza l’effetto piezoelettrico dei materiali; il sistema ad ultrasuoni;
quello al plasma localizzato; altri ancora ve ne sono, così come altri saranno
ulteriormente escogitati.
Di
cosa si tratta - Il sistema intrapreso
in Italia da Ricercatori afferenti all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di
Frascati (INFN-LNF) è quello dell’utilizzo di particolari fili di Costantana,
una lega di basso costo a base di Rame e Nichel. Riassumendo, tale materiale
viene sottoposto ad una serie di trattamenti superficiali per renderlo di
dimensioni sub-micrometriche, tale superficie spugnosa viene ricoperta di altri
materiali aventi una elevata facilità ad emettere elettroni a temperature
medio-alte (600-
Un’occasione
da non perdere - La crisi energetica
determinata soprattutto nel nostro Paese dalla cronica dipendenza di carburanti
fossili di provenienza estera, dovrebbe far cambiare almeno adesso,
l’impostazione politica contraria a questo tipo di ricerca. Il primo atto
dovrebbe essere quello di sovvenzionare massicciamente questa soluzione,
peraltro a basso costo, all’interno di Istituzioni dello Stato dando nel modo
più efficace e più immediato possibile il supporto necessario ai Laboratori
dello INFN in cui il Dott. Celani, illustre Scienziato di fama internazionale,
sta cercando di ultimare con limitate risorse economiche dedicate, la
conclusione sperimentale di questa nuova fonte di energia.
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