Dopo il passaggio degli argonauti all’ Elba secondo Apollonio Rodio, la preistoria etrusca, la storia archeologica romana e la storia moderna hanno lasciato la loro profonda impronta in questa isola rimasta per certi versi ancora un po’ misteriosa. Ecco nel cielo di Portoferraio l’apparizione di un fenomeno più unico che raro.
di Alberto Zei
In
quella notte - Quando nella serata dedicata ai festeggiamenti di fine
estate all’isola d’Elba il clima è ancora favorevole alle manifestazioni
all’aperto ecco, nella bellissima notte di plenilunio del 10 settembre, il
lungo susseguirsi di varie esibizioni artistiche sul lungomare del porto
turistico di Portoferraio.
Vi
sono colori e luci nella strada a ferro di cavallo che costeggia questo porto,
fondato da Cosimo de Medici e dove una volta approdavano i velieri della flotta
del Granducato di Toscana per far fronte ai pericoli delle incursioni
piratesche.
Adesso
invece i panfili e le imbarcazioni provenienti da tutto il mondo sono sempre
accolti come benvenuti in quest’isola
trasformata dalla vitale difesa delle sue coste, alla totale festosa
accoglienza di tutti i visitatori che dal mare approdano nei vari porti
dell’Elba.
Arriva il momento - Verso le 22 sul lungomare i complessi musicali dislocati a breve distanza si erano fusi tra loro in un surreale stordimento acustico dei presenti.
Tutto
si incentrava in una comune partecipazione con suoni, note e parole mentre il
volume sonoro delle percussioni e del ritmo frenetico dei contesti musicali pervadeva l’intera area del porto illuminato a
festa; tutto risuonava intorno, tanto che il silenzio non era neppure
concepibile come ricordo.
A
questo punto ecco che avviene qualcosa di strano, di molto strano.
La croce di Pietro – Intorno alla luna antistante al porto, fino allora splendente nel chiaro plenilunio di settembre in un cielo sgombro di nubi della notte, improvvisamente si forma una sorta di “croce capovolta” nello spazio sottostante.
L’immagine della croce rovesciata è un simbolo alquanto inconsueto. Così come inconsueta è la perpendicolarità dei due bracci in quanto le nubi assumono di solito conformazioni piuttosto parallele. C’è di più, la croce rovesciata ( o capovolgimento della croce latina) è detta anche Croce di San Pietro o, più semplicemente di Pietro perché, secondo Origene, fu richiesta dall’apostolo per essere crocefisso a testa in giù, non ritenendosi degno di subire la stessa crocefissione di Gesù Cristo. Col tempo, la croce rovesciata divenne simbolo della Chiesa ortodossa, ma in epoca recente è divenuta manifestazione dell’anticristo e del satanismo ed è stata spesso utilizzata dai cultori di musica black metal e death metal.
La forma
lunare, intanto, ancora visibile, emana
una luce opalescente per la presenza di un agglomerato biancastro, formatosi nella direzione tra i suoi raggi e
il porto.
Il fenomeno appariva molto insolito tanto da
essere prontamente filmato da gran parte dei presenti. Successivamente assumeva
per la sua singolarità uno sviluppo assolutamente imprevedibile anche per il
noto meteorologo televisivo, Colonnello Giuliacci.
Quella
specie di croce opalescente sotto la
luna si trasforma in un sorta di uccello con una ala alzata che si posa sopra
l’ albero di una imbarcazione come per impedire la vista della luna.
La
stranezza non finiva qui. Infatti, dal lungomare dove era stato collocato un
grappolo di palloncini, un bambino ne distacca due che trascina poi in giro
sulla banchina del porto. Ad un tratto il
bambino si ferma davanti al mare ma i due palloncini colorati tenuti da un
lungo filo si spostano verso l’ immagine lunare posizionata sull’estremità
dell’albero della stessa imbarcazione. Una volta raggiunta l’immagine, entrambi
i palloncini si pongono uno accanto all’altro proprio sotto il bianco manto da
cui sembrano ora fuoriuscire.
La
trasformazione - Nei minuti successivi
questa strana immagine prende una nuova forma. Il chiarore si incentra
sul bordo del disco trasformandosi in una specie di civetta appollaiata.
A
questo punto non si può negare quanto accade davanti a tutti e stando al gioco
delle formazioni meteo più uniche che rare, valga anche un’interpretazione
mitologica per la presenza della civetta e del suo progressivo cambiamento di colore che dal bianco lunare
in breve si trasforma in una suggestiva opalescenza marrone.
Andando
oltre nei simboli della mitologia, è parso che la Luna (Selene) alla
pallida luce dei suoi raggi non abbia “compreso" la fonte di tanto festoso
chiasso.
Ecco
quindi la Civetta, simbolo mitologico della Conoscenza,
che sopraggiunge a fianco della Luna quasi a volerle spiegare cosa stia
accadendo. Ma la Luna, prima immobile, ora si allontana, salendo più in alto,
come infastidita e per non voler sentire.
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