sabato 24 settembre 2022

Plenilunio e Croce di San Pietro all’ Isola d’ Elba




Dopo il passaggio degli argonauti all’ Elba secondo Apollonio Rodio,  la preistoria etrusca, la storia archeologica romana e la storia moderna hanno lasciato la loro profonda impronta in questa  isola rimasta per certi versi ancora un po’ misteriosa. Ecco nel cielo di Portoferraio l’apparizione di un fenomeno più unico che raro.

di Alberto Zei 


 In quella notte - Quando nella serata dedicata ai festeggiamenti di fine estate all’isola d’Elba il clima è ancora favorevole alle manifestazioni all’aperto ecco, nella bellissima notte di plenilunio del 10 settembre, il lungo susseguirsi di varie esibizioni artistiche sul lungomare del porto turistico di Portoferraio.

Vi sono colori e luci nella strada a ferro di cavallo che costeggia questo porto, fondato da Cosimo de Medici e dove una volta approdavano i velieri della flotta del Granducato di Toscana per far fronte ai pericoli delle incursioni piratesche.

Adesso invece i panfili e le imbarcazioni provenienti da tutto il mondo sono sempre accolti come  benvenuti in quest’isola trasformata dalla vitale difesa delle sue coste, alla totale festosa accoglienza di tutti i visitatori che dal mare approdano nei vari porti dell’Elba.

 Arriva il momento - Verso le 22 sul lungomare i complessi musicali dislocati a breve distanza si erano fusi tra loro in un surreale stordimento acustico dei presenti.

Tutto si incentrava in una comune partecipazione con suoni, note e parole mentre il volume sonoro delle percussioni e del ritmo frenetico dei contesti musicali  pervadeva l’intera area del porto illuminato a festa; tutto risuonava intorno, tanto che il silenzio non era neppure concepibile come ricordo.

A questo punto ecco che avviene qualcosa di strano, di molto strano.

 La croce di Pietro  – Intorno alla  luna antistante al porto, fino allora splendente nel chiaro plenilunio di settembre in un cielo sgombro di nubi della  notte, improvvisamente si forma una sorta di “croce capovolta” nello spazio sottostante.

 


L’immagine della croce rovesciata è un simbolo alquanto inconsueto. Così come inconsueta è la perpendicolarità dei due bracci in quanto le nubi assumono di solito conformazioni piuttosto parallele. C’è di più, la croce rovesciata ( o capovolgimento della croce latina) è detta anche Croce di San Pietro o, più semplicemente di Pietro perché, secondo Origene, fu richiesta dall’apostolo per essere crocefisso a testa in giù, non ritenendosi degno di subire la stessa crocefissione di Gesù Cristo. Col tempo, la croce rovesciata divenne simbolo della Chiesa ortodossa, ma in epoca recente è divenuta manifestazione dell’anticristo e del satanismo ed è stata spesso utilizzata dai cultori di musica black metal e death metal.

La forma lunare, intanto,  ancora visibile, emana una luce opalescente per la presenza di un agglomerato biancastro,  formatosi nella direzione tra i suoi raggi e il porto.

Il  fenomeno appariva molto insolito tanto da essere prontamente filmato da gran parte dei presenti. Successivamente assumeva per la sua singolarità uno sviluppo assolutamente imprevedibile anche per il noto meteorologo televisivo, Colonnello Giuliacci.

Quella specie di croce  opalescente sotto la luna si trasforma in un sorta di uccello con una ala alzata che si posa  sopra  l’ albero di una imbarcazione come per impedire la vista della luna.

La stranezza non finiva qui. Infatti, dal lungomare dove era stato collocato un grappolo di palloncini, un bambino ne distacca due che trascina poi in giro sulla banchina del porto.  Ad un tratto il bambino si ferma davanti al mare ma i due palloncini colorati tenuti da un lungo filo si spostano verso l’ immagine lunare posizionata sull’estremità dell’albero della stessa imbarcazione. Una volta raggiunta l’immagine, entrambi i palloncini si pongono uno accanto all’altro proprio sotto il bianco manto da cui sembrano ora fuoriuscire.



La trasformazione - Nei minuti successivi  questa strana immagine prende una nuova forma. Il chiarore si incentra sul  bordo del disco trasformandosi  in una specie di civetta appollaiata.

A questo punto non si può negare quanto accade davanti a tutti e stando al gioco delle formazioni meteo più uniche che rare, valga anche un’interpretazione mitologica per la presenza della civetta e del suo progressivo  cambiamento di colore che dal bianco lunare in breve si trasforma in una suggestiva opalescenza marrone.

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Andando oltre nei simboli della mitologia, è parso che la Luna (Selene) alla pallida luce dei suoi raggi non abbia “compreso" la fonte di tanto festoso chiasso.

Ecco quindi la  Civetta,  simbolo mitologico della Conoscenza, che sopraggiunge a fianco della Luna quasi a volerle spiegare cosa stia accadendo. Ma la Luna, prima immobile, ora si allontana, salendo più in alto, come infastidita e per non voler sentire.


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