Mario Silvestri, NOVECENTO, lo sguardo e la memoria, Ronciglione, Dicembre 2012,pp.223 |
Dopo la mostra fotografica dell’estate del 2011, allestita con
grande affluenza di pubblico, nelle sale di Palazzo Doria in San Martino al
Cimino, Mario Silvestri fa rivivere attraverso le immagini la storia privata e
pubblica di quello che nel XVII secolo fu il Principato di Donna Olimpia
Maidalchini Pamphilij, cognata del papa Innocenzo X, più nota, forse, come “La
Papessa”. Quasi un secolo di storia, tra la fine dell’Ottocento e la metà del
Novecento, narrato attraverso la fotografia di luoghi e abitanti di un piccolo
paese non lontano da Roma e incastonato nei Monti Cimini a qualche chilometro
dal Lago di Vico.
Un lavoro pregevole e paziente, tante foto private, immagini che
per molti rappresentano un contatto con familiari scomparsi o con antenati mai
conosciuti e per qualcuno una rivisitazione della propria giovinezza. Volti,
tanti volti, “Per raccontare – come osserva Mario Silvestri nella
prefazione dell’elegante volume – con l’occhio del fotografo dettagli che
altri non vedono. Una luce, uno sguardo, un abito, un sorriso”.
L’autore non segue l’intento cronologico, preferendo una raccolta
che, come un albero della vita, si diparte per molti rami che finiscono con
l’incontrarsi.
Abbiamo così innanzi tutto
immagini del borgo, non senza
l’eloquente descrizione della sua storia che di seguito si riporta per intero:
Seguono immagini
della vita religiosa, della scuola e del lavoro, come per esempio la foto
stupenda di falegnami che lavorano all’interno dell’abbazia:
Si aggiungono foto del popolo in armi e degli atleti che hanno dato lustro al paese, non mancano le immagini di possidenti e notabili o di figure entrate nella memoria collettiva come lo speziale, il brigante ecc…
Né quelle che riconnettono la
storia del luogo alle drammatiche vicende nazionali del fascismo e dell’occupazione
tedesca
Il volume NOVECENTO di Mario
Silvestri è reperibile tra l'altro presso: VIDEO PRODUCTION- VIA VICENZA 27-VITERBO. Telef.3480432519
sergio magaldi
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