La
voce che gira nella capitale, tra media,
addetti ai lavori e tifosi, è che la Roma abbia un organico da
scudetto ma che, per colpa di Garcia, dopo due secondi posti consecutivi, non
sarà possibile vincere neppure quest’anno.
La scelta di schierare una
formazione “sbilanciata” contro il Bate Borisov sarebbe l’ultima “colpa”
dell’allenatore francese e, a sostegno della tesi, si sottolinea che nel
secondo tempo, riequilibrata la squadra, i giallorossi hanno rimontato due dei
tre goal subiti nel primo tempo, pur non riuscendo ad evitare la sconfitta di
misura. Ciò che si dimentica di aggiungere è che la “trasformazione” della Roma
nei secondi quarantacinque minuti si deve probabilmente, oltre al cosiddetto
riequilibrio, anche al fatto che i bielorussi, in vantaggio di tre reti e che
avevano corso in modo forsennato per tutto il primo tempo, abbiano risentito
di un calo di forze, lasciando l’iniziativa alla Roma e limitandosi solo a
poche “ripartenze”.
Non c’è dubbio che Garcia abbia qualche
responsabilità nelle scelte iniziali dell’ultima partita. Gli viene
rimproverato di aver schierato in porta Szczesny [non certo “innocente” su due
dei tre goal subiti], reduce da un infortunio, e non De Sanctis che nelle
ultime partite si era mosso discretamente tra i pali. Bene, è facile indovinare
le critiche con un risultato altrettanto negativo: perché – si sarebbe detto – lasciar
fuori il portiere della nazionale polacca, ormai ristabilito? Un secondo errore
sarebbe aver utilizzato Florenzi come terzino [non era la prima volta che
giocava, anche positivamente, in quel ruolo] e un terzo errore l’impiego di
Iturbe [non è il giocatore pagato 30 milioni e che doveva essere ceduto al
Genoa, poi restato nella capitale per “intercessione” dei tifosi?]. In realtà,
l’ingenuità di Garcia è stata quella di credere in quel che scrivevano i
giornali: il Bate Borisov era la
cenerentola del girone. Dunque, lo si poteva affrontare con un 4-3-3
esageratamente offensivo, tenuto anche conto delle momentanee carenze di organico.
Siamo sicuri che queste carenze dipendano unicamente dai recenti infortuni?
Diamo uno sguardo al cosiddetto organico da scudetto nonché alla “lussuosa” campagna
acquisti e vendite della scorsa estate.
In porta, oltre ai due citati sopra, la Roma
dispone di Lobont e di Pop. In difesa, al posto dei 3 centrali ceduti [Astori,
Romagnoli e Yanga-Mbiwa] è arrivato il
solo Rüdiger che, visto all’opera, di sicuro non è superiore a nessuno dei tre.
Castán continua a essere inutilizzabile, Holebas parte e al suo posto arriva Digne, più tecnico e più
offensivo, certo, ma è presto per dire se sia anche più efficace. Arrivano in
difesa anche Emerson, Gyomber, Anocic e Capradossi per ora “oggetti” misteriosi
che vanno ad aggiungersi ai tanti altri acquisti della Roma delle ultime
stagioni, e mai visti giocare. Unica novità del centrocampo: Vainqueur, mentre Strootman probabilmente non giocherà per tutto il campionato, se ne vanno Viviani,
Bertolacci, Marquinho e Paredes. In attacco, partiti Politano, Verde, Doumbia,
Destro, Sanabria, Ibarbo e Ljajic, arrivano Falque, Dzeko e Salah.
Se ora analizziamo lo schieramento titolare o
dei possibili titolari si vede bene che la Roma dispone di un solo terzino
sinistro [Digne], di un terzino
destro [Torosidis] + Maicon
[impiegato solo saltuariamente], due centrali [Manolas e Rüdiger] +
Castan [non ancora utilizzabile per condizione fisica]. Al centrocampo può contare su Nainggolan, Pjanic, De Rossi, Keita,
Florenzi, Vainqueur, Uçan. Ma per la scarsità dei difensori, De Rossi gioca
centrale difensivo o come difensore aggiunto davanti alla difesa e Florenzi
come terzino destro, Uçan e Vainqueur hanno giocato solo pochi minuti, e persino
Nainggolan è stato costretto a giocare in un ruolo non suo [difensore aggiunto]
per ulteriori carenze di organico dovute ai vari infortuni . In attacco, la Roma dispone
di una sola punta che non è un
fuoriclasse, come si è cercato e si cerca di far credere, ma solo un buon giocatore
[Dzeko, attualmente infortunato], di
un esterno alto [Gervinho] e di
tre mezze punte o trequartisti [Salah,
Iago Falque, Iturbe], oltre naturalmente a Totti [infortunato per almeno due mesi].
Se questa è una squadra da scudetto, allora io
non capisco nulla di calcio. Se non lo è, allora si smetta di gettare la croce
su Garcia per coprire le responsabilità di una dirigenza che, oltretutto, deve
anche farsi perdonare per la maglia della trasferta di Champions. Color topo
[ma nelle intenzioni, grigia come la lupa del Campidoglio] e senza nulla che
ricordi a prima vista la Roma, con bordi neri che, nel contrasto con il grigio,
a molti tifosi ha dato l’effetto di una maglia bianconera… Quanto mai
inopportune le notizie che circolano. Arriva Montella? Non credo, perché oltre
a pagare lo stipendio all’attuale allenatore sino al 2018, si dovrebbe
“compensare” la Fiorentina con cinque milioni. Forse Lippi. Che ci faceva allo
stadio qualche domenica fa, spettatore di un incontro casalingo dei giallorossi
contro una provinciale? Le voci sul prossimo arrivo di un nuovo allenatore
destabilizzano Garcia, rischiando di aumentarne la confusione.
sergio
magaldi
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