mercoledì 26 ottobre 2016

VIRGINIA RAGGI OTTIMISTA SUL FUTURO DI ROMA




 In una intervista rilasciata ieri a Repubblica, Virginia Raggi osserva tra l’altro di non aver “mai visto tanti rifiuti pesanti, divani, frigoriferi abbandonati per strada. Non so se vengano fatti dei traslochi, se tanta gente stia rinnovando casa, ma è strano...". Per leggere tutta l’intervista, clicca su:


 Così formulata, la dichiarazione della Raggi ha fatto pensare, sui quotidiani e sui social, che la sindaca volesse alludere a un qualche complotto dei soliti “poteri forti” o, magari, a un disegno di Renzi per accrescere il numero dei Sì al Referendum Costituzionale. Sa lei cosa intendesse effettivamente con quelle parole… resta il fatto che la “stranezza” di cui si lamenta la Raggi ha una spiegazione immediata e molto semplice, di cui dovrebbe essere a conoscenza, naturalmente, sempre che ne sia stata informata. L’ineffabile sindaca di Roma omette infatti di dire che dalla scorsa primavera non funziona più nella capitale la prenotazione del servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti al domicilio dei cittadini e questo perché la sua Giunta non ha dato l’avallo né per il rinnovo della convenzione esistente, né per indire una nuova gara allo scopo di garantire il servizio. 

 La sindaca dimentica inoltre di dire che questo non è l’unico disagio per i romani. Negli ultimi mesi, infatti, il tempo di attesa dei mezzi ATAC si è quasi raddoppiato. Per chi avesse dubbi in proposito è sufficiente una verifica: munitevi del numero che individua ciascuna fermata degli autobus cittadini, poi con un cellulare chiedete di conoscere i tempi di arrivo a quelle fermate  delle linee che vi interessano. In qualche caso, scoprirete tempi biblici di attesa. Oppure, se preferite, recatevi ad una qualsiasi fermata di autobus e chiedete a chi è un abitudinario di certe linee se il servizio sia migliorato o peggiorato rispetto al passato. Ma la sindaca si dice ottimista e dichiara di non credere nella “logica dei 100 giorni”, ma di aver “arato un terreno e cominciato a seminare” e che “le prime piantine si vedono già nascere”. Bene, a parte la banale considerazione che sono trascorsi ormai più di 100 giorni dall’elezione del nuovo sindaco, gli abitanti di Roma, che hanno votato la Raggi e soprattutto i Cinque Stelle quasi al 70% [ vedi in proposito La questione romana e i Cinque Stelle e clicca sul titolo per leggere] si augurano il rapido rigoglio di quelle piantine e sono curiosi di sapere in quale zona e/o quartiere della città sia possibile ammirarne la crescita, magari lenta, ma sicura.


sergio magaldi

2 commenti:

  1. Guardi che se e' vero che il servizio di ritiro a domicilio e' stato sospeso , e' anche vero che le isole ecologiche sono sempre rimaste accessibili e in funzione. Quindi la domanda e': perche qualcuno lascia i rifiuti ingombranti vicino ai cassonetti magari trasportandoceli con un mezzo, quando con lo stesso mezzo li posso portare alle isole ecologiche ?

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  2. A parte il fatto che bisognerebbe cogliere sul fatto quanti scaricano rifiuti ingombranti vicino ai cassonetti, trasportandoli con un mezzo (il che è praticamente impossibile perché, in luogo di vigili e assimilati, attorno ai cassonetti stazionano solo quelli che "pescano" tra i rifiuti),resta la considerazione che un conto è andare a cercare le cosiddette isole ecologiche, spesso a diversi chilometri da casa,un'altra è
    depositare rifiuti ingombranti, anche se trasportati con la propria vettura, a pochi metri da casa.

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