In una intervista rilasciata ieri a Repubblica, Virginia Raggi osserva
tra l’altro di non aver “mai visto tanti rifiuti pesanti, divani, frigoriferi
abbandonati per strada. Non so se vengano fatti dei traslochi, se tanta gente
stia rinnovando casa, ma è strano...". Per leggere tutta l’intervista,
clicca su:
Così formulata, la
dichiarazione della Raggi ha fatto pensare, sui quotidiani e sui social, che la sindaca volesse alludere
a un qualche complotto dei soliti “poteri forti” o, magari, a un disegno di
Renzi per accrescere il numero dei Sì al Referendum Costituzionale. Sa lei cosa
intendesse effettivamente con quelle parole… resta il fatto che la “stranezza”
di cui si lamenta la Raggi ha una spiegazione immediata e molto semplice, di
cui dovrebbe essere a conoscenza, naturalmente, sempre che ne sia stata
informata. L’ineffabile sindaca di Roma omette infatti di dire che dalla scorsa
primavera non funziona più nella capitale la prenotazione del servizio di ritiro
dei rifiuti ingombranti al domicilio dei cittadini e questo perché la sua
Giunta non ha dato l’avallo né per il rinnovo della convenzione esistente, né
per indire una nuova gara allo scopo di garantire il servizio.
La sindaca dimentica
inoltre di dire che questo non è l’unico disagio per i romani. Negli ultimi
mesi, infatti, il tempo di attesa dei mezzi ATAC si è quasi raddoppiato. Per
chi avesse dubbi in proposito è sufficiente una verifica: munitevi del numero che individua ciascuna fermata degli autobus cittadini,
poi con un cellulare chiedete di conoscere i tempi di arrivo a quelle fermate delle linee che vi interessano. In qualche
caso, scoprirete tempi biblici di attesa. Oppure, se preferite, recatevi ad
una qualsiasi fermata di autobus e chiedete a chi è un abitudinario di certe
linee se il servizio sia migliorato o peggiorato rispetto al passato. Ma la
sindaca si dice ottimista e dichiara di non credere nella “logica dei 100
giorni”, ma di aver “arato un terreno e cominciato a seminare” e che “le prime
piantine si vedono già nascere”. Bene, a parte la banale considerazione che
sono trascorsi ormai più di 100 giorni dall’elezione del nuovo sindaco, gli
abitanti di Roma, che hanno votato la Raggi e soprattutto i Cinque Stelle quasi
al 70% [ vedi in proposito La questione romana e i Cinque Stelle e clicca sul titolo per leggere] si augurano il rapido rigoglio di quelle piantine e sono curiosi di
sapere in quale zona e/o quartiere della città sia possibile ammirarne la
crescita, magari lenta, ma sicura.
sergio magaldi
Guardi che se e' vero che il servizio di ritiro a domicilio e' stato sospeso , e' anche vero che le isole ecologiche sono sempre rimaste accessibili e in funzione. Quindi la domanda e': perche qualcuno lascia i rifiuti ingombranti vicino ai cassonetti magari trasportandoceli con un mezzo, quando con lo stesso mezzo li posso portare alle isole ecologiche ?
RispondiEliminaA parte il fatto che bisognerebbe cogliere sul fatto quanti scaricano rifiuti ingombranti vicino ai cassonetti, trasportandoli con un mezzo (il che è praticamente impossibile perché, in luogo di vigili e assimilati, attorno ai cassonetti stazionano solo quelli che "pescano" tra i rifiuti),resta la considerazione che un conto è andare a cercare le cosiddette isole ecologiche, spesso a diversi chilometri da casa,un'altra è
RispondiEliminadepositare rifiuti ingombranti, anche se trasportati con la propria vettura, a pochi metri da casa.