Nella lotta per il 7° posto della classifica, utile per
partecipare alla Conference League,
alla Roma – come già dicevo nel post precedente – che ha vinto meritatamente il
derby, è sufficiente un pareggio contro lo Spezia per mantenere a distanza il
Sassuolo che, anche battendo la Lazio, non potrebbe scavalcarla, vantando una
peggiore differenza reti, a parità negli scontri diretti. Pareggiare contro una
squadra già salva non dovrebbe essere un’impresa difficile, occorre però
verificare quanta voglia abbiano i giallorossi di partecipare a questa
competizione europea, per così dire, di consolazione.
Infine, la terza squadra destinata a retrocedere scaturirà
innanzi tutto dal recupero Lazio-Torino di domani. Se i granata dovessero anche
solo pareggiare, sarebbero salvi. Perdendo, tutto sarebbe rinviato allo scontro
diretto di domenica prossima con il Benevento, al quale, dopo il pareggio
contro il Crotone, resterebbe per salvarsi un solo risultato utile: vincere,
raggiungendo il Torino a 35 punti e quindi superandolo negli scontri diretti (la
partita di andata, infatti, si era conclusa sul 2-2).
Il vero interrogativo – quasi il finale di un thriller –
di domenica prossima è però rappresentato dal desiderio di sapere quale delle
tre squadre in lizza, tra Napoli, Milan e Juventus, non parteciperà alla
Champions del prossimo anno. Si scatena intanto l’anti-Juve mediatica,
chiamando a sostegno anche i commenti della stampa spagnola e inglese, le quali
invece di interrogarsi sulle improbabili rimonte, rispettivamente, di Atletico
Madrid e Liverpool, commentano pesantemente Juve-Inter di sabato pomeriggio,
ricordando anche le “colpe” dei bianconeri nel sostenere la Superlega.
A giudizio quasi unanime della grande stampa nazionale, delle
TV sportive e delle radio locali, il fronte antijuventino sostiene che il goal
della vittoria bianconera è un regalo dell’arbitro Calvarese per compensare l’ingiusta
espulsione di Bentancur all’inizio del secondo tempo – bontà loro che la
ritengono ingiusta!–. Insomma, il calcio di rigore realizzato da Cuadrado a
pochi minuti dalla fine non doveva essere concesso perché non c’era un fallo di
Perisic su Cuadrado ma addirittura il contrario! Giudizio frettoloso e di parte:
Cuadrado entrando in area di rigore cambia passo, come è solito fare, e Perisic
lo tocca all’altezza della caviglia facendogli perdere pallone ed equilibrio.
Un rigore che si poteva anche non dare ma che è almeno in linea con quello che
permette all’Inter di pareggiare, quando Lautaro allunga all’improvviso la
gamba all’indietro e De Ligt non può evitare di toccarlo sul calcagno! E ancora, si dice: l'arbitro ha annullato uno "splendido" goal di Lautaro! In realtà, Calvarese ha fischiato prima che tutti si fermassero e che Lautaro facesse la sua solitaria rovesciata a rete. Quanto
al primo rigore concesso alla Juve, il fallo era evidente con un doppio e
plateale placcaggio in area di rigore. Si è sempre detto che questi falli, che
nel nostro campionato vengono spesso ignorati, sono sempre sanzionati in campo
europeo! In ogni caso, il fallo su Cuadrado era più rigore di quello (ridicolo)
che ha permesso al Napoli di sbloccare la partita contro la Fiorentina,
costringendo i viola a restare in dieci. Allora di che parliamo?! Non è colpa
della Juve se il Milan non è riuscita a battere un Cagliari già salvo.
Ciò premesso, penso anch’io che Milan e Napoli forse
meritano di più la partecipazione alla Champions e le ragioni le ho già espresse
in diversi post precedenti. Resta il fatto che se la Juventus dovesse farcela
all’ultimo minuto, non avrà rubato nulla, se invece resterà fuori dalla
massima competizione europea (attenzione all’euforia, agli arbitraggi e al VAR)
la responsabilità sarà stata soltanto sua.
sergio magaldi
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