Talvolta gli inaspettati incontri che si fanno
sembrano quasi pilotati da rare coincidenze; come quella che ha portato chi scrive ad individuare un
quadro fra i tanti esposti nei vari locali di una nave da crociera.
di
Alberto Zei
Il quadro
qui rappresentato del pittore Raimondo
Briata si esprime attraverso la caratteristica di un’arte figurativa simbolica
a cui professionalmente egli si dedica.
Si tratta di un quadro esposto in una nave da crociera, nel luogo più
rappresentativo e conviviale in cui si concentrano i massimi simboli attrattivi
degli ospiti di bordo.
Questo artista che in genere stilizza nelle sue
opere le caratteristiche emblematiche
delle grandi strutture, da quelle interne delle gigantesche navi da
crociera che solcano i sette mari, a
quelle che con pochi segni ritraggono visioni emblematiche nelle varie città
del mondo, questa volta ha inteso
ritrarre con una efficace chiave semiotica la rappresentazione universale
del mondo intero in difesa della vita.
Cosa questa che da un punto di vista massonico si accosta anche per i
simbolismi di contorno, con la Gerusalemme Terrena. L’ autore, infatti,
espone i simboli dell‘ esistenza e
gli attuali pericoli ecologici tra i
quali, come si vedrà, inserisce metaforicamente il significato sapienziale dell’ Universo. Alla architettura
delle immagini stilizzate e apparentemente scollegate, il pittore ha saputo esprimere in tutta coerenza con il senso dell’ opera anche la sintesi che simboleggia un importante aspetto dello spirito
massonico.
Attraverso le varie
figure stilizzate che compongono il
quadro l’ opera è simbolicamente
improntata sull’ inizio del “tutto” nel contesto dell’esistenza umana. Il
quadro si compone di numerose figure di soggetti, di tratteggi, di globi parzialmente accennati, del contorno
delle circonferenze in configurazione spaziale,
di decorazioni tipo gran pavese in verticale del dipinto, di una grande
spirale e di piccole sezioni circolari all’interno di una più grande da cui
dipartono filamenti curvilinei.
“Picture in picture” - In ogni espressione creativa, al di là del “tale
e quale”, è sempre contenuta
l’intenzione recondita dell’autore di celare
il significato, talvolta anche inconscio, che offre però all’osservatore
che intende approfondire il contenuto, una diversa chiave di lettura per
il risultato finale. Ecco che anche nel
quadro così realizzato, ad una più
attenta analisi, emerge nei tratteggi, nelle figure di sub-assieme e nelle connessioni tra di loro, l’altra
faccia della stessa medaglia. E’ questa soprattutto che conferisce al quadro con il simbolismo dell’intera
creazione il valore aggiunto di una lettura supplementare a cui l’autore si
riferisce.
In questo quadro di Briata, la quasi totalità
di figure allegoriche costituiscono un interessante messaggio dell’attuale
pericolo ecologico che incombe sul nostro pianeta.
Il valore simbolico - La raffigurazione circolare al centro del
quadro, di colore biancastro con appendici filamentose esterne, richiama l’opalescenza tipica del riferimento
vitale dell’ origine umana della vita; mentre i tre punti che il pittore ha
dipinto non a caso proprio all’interno
del cerchio, esprimono a loro volta, il simbolismo pitagorico che conduce alla
formazione della “Sacra Tetractis”, ossia del Tutto.
In effetti, l’Uno si
identifica con la “Monade” pitagorica,
ossia con il generatore del “Tutto” il quale,
esclude per definizione che qualsiasi altro riferimento possa avere la
medesima capacità creatrice. Infatti la “Diade”, che contiene il primo plurale, non potrebbe esistere se non
si componesse con l’immagine speculare della stessa Monade. La “Diade” a sua
volta, unita alla Monade, forma la “Triade”: il numero considerato perfetto in
quanto completo; è così via fino alla “Sacra Tetractis” che rappresenta l’
intero universo e il suo significato sapienziale costituito dalla presenza umana. Essere uomo però, non significa invocare il libero arbitrio
per sottrarsi alle leggi cosmiche ma, viceversa, esserne condizionato e nello
stesso tempo custode.
Nella raffigurazione simbolica delle figure dipinte nel quadro, si nota alla destra,
l’emblematico segno spiralizzante del Sole che espande luce e vita sulla Terra
attraverso lo spazio dove sono tratteggiati in modo incompleto altri pianeti,
posti dietro il simbolo dell’esistenza umana.
Il valore del verde - Tutto avviene così, e così continuerà ad avvenire se le condizioni di contorno a quelle del
nostro pianeta saranno compatibili con
il principio naturale necessario per mantenere la sopravvivenza. Questi vincoli
riferiti alla maggior cura necessaria alla vegetazione della Terra sono
raffigurati nel quadro da un filare di verdi globi con sopra un cenno di fiore punteggiato in
giallo. Il filare è posto tra la spirale generatrice del Sole e il simbolo
della vita al centro del quadro. Si
tratta del restante verde sulla Terra ormai subordinato non più alla natura ma
alla tecnologia umana a cui il pittore
allude con lo squadrato supporto
metallico di sostegno.
La semantica dell’ opera - Il riferimento semantico, a cui allude l’ autore
nel contesto pittorico, è simboleggiato come un ammonimento sulla necessità di
non alterare le risorse naturali che la Terra offre. In tal senso alla sinistra
del dipinto il pittore ha ritratto la
raffigurazione di micidiali ingranaggi cosmici che in caso contrario, alludono
per la loro dimensione, alle conseguenze drammatiche di una catastrofe senza
scampo.
In sintesi l’ opera così costruita al di là della
sua caratteristica dei tratti, delle forme e dello stile, ha un profondo
contenuto simbolico che non sembra però finalizzato alla interpretazione di un pubblico generico,
in quanto il significato dell’opera non potrà essere penetrato facilmente da
chiunque in transito su una nave da crociera.
Forse proprio per questo il dipinto assume maggior
valore in quanto l’ autore
identificabile in un “uomo libero e di buoni costumi”, ha creato una
rappresentazione dell’architettura finalizzata, come detto, alla Gerusalemme
Terrena senza preoccuparsi del riconoscimento del significato semantico da
parte del pubblico, ma per l’ intima sua coerenza ad una scuola universale di
pensiero.
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