domenica 8 ottobre 2023

M O U R I N H O E S O N E R A T O ?!


 

 

 La notizia apparsa ieri a tutta pagina sul “Corriere dello Sport”, secondo cui José Mourinho sarebbe esonerato in caso di sconfitta di oggi a Cagliari, offre l’opportunità per una riflessione sull’operato della proprietà nonché su quella del direttore sportivo e dell’allenatore della società giallorossa.

Innanzi tutto è implicita una domanda: in caso di vittoria della Roma a Cagliari la questione si ripresenterebbe all’indomani della sosta per le partite della nazionale, con la sfida casalinga contro il Monza? Per quanto nell’articolo nulla si dica in proposito, tutto lascia pensare che la risposta sia affermativa se è vera l’altra notizia e cioè che il sostituto di Mourinho sarebbe stato già individuato nella persona di Hans-Dieter Flick, noto soprattutto per il Sextuple, cioè per la vittoria in sei competizioni nella stessa stagione (2020) e per la successiva nomina a direttore tecnico della nazionale tedesca (2021-2023), sino al recente esonero dopo la sconfitta casalinga per 4-1 della Germania contro il Giappone.

Per la verità la società giallorossa ha subito respinto come “fake” la notizia e, d’altra parte, che una società che non ha speso un soldo per il mercato di quest’anno (e solo 7 in quello di un anno fa), in ossequio alle norme europee riguardanti le squadre indebitate, possa licenziare Mourinho pagandogli stipendio e penale e poi pagare un altro allenatore costoso come Flick era sembrato subito poco credibile. Nondimeno resta valida la necessità di qualche chiarimento in merito.

Il ventilato esonero di Mourinho sarebbe motivato dal rendimento della squadra nelle nove partite ufficiali fin qui disputate tra Campionato ed Europa League, con 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, ma soprattutto dal magro bottino raccolto in Campionato con 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Nulla invece da rimproverare all’allenatore portoghese per i due anni precedenti, al contrario! Con la vittoria nella Conference League e la finale dell’ultima edizione dell’Europa League, tenendo soprattutto conto che la Roma non vinceva e/o non disputava una finale europea da tempo quasi immemorabile!

Tutto ciò premesso, c’è da chiedersi come la proprietà non si renda conto che la squadra risulta notevolmente indebolita rispetto all’anno scorso. Forse ingannata da chi ha parlato addirittura di un mercato da 8 in pagella! Vediamo: In difesa mancano Ibañez venduto per circa 30 milioni e Smalling che, infortunato, sin qui non ha praticamente mai giocato. L’arrivo di Ndicka non può aver compensato le mancanze, anche tenendo conto del recente infortunio di Llorente, peraltro solo confermato rispetto all’anno scorso. Sulle fasce, l’unica novità è l’acquisto di Kristensen, sin qui apparso solo un’alternativa a Karsdop. A centrocampo vanno via Matic, Wijnaldum, Darboe e Camara e arrivano Paredes, Renato Sanchez e Aouar. Il primo deludente nella Juventus dell’anno scorso, il secondo e il terzo reduci da infortuni, nuovamente infortunati e quindi poco utilizzati, soprattutto un campione come Renato Sanchez per il quale il direttore sportivo ha parlato di una scommessa! In attacco invece l’unico grande vero colpo di mercato: l’arrivo di Lukaku (in sostituzione di Abraham infortunato e, peraltro, per un anno soltanto, senza garanzie in assoluto per il futuro), giunto a Roma per merito esclusivo di Dan Friedkin, che con un colpo di teatro è andato a prelevarlo a Londra guidando personalmente il proprio aereo. Infine, l’altro attaccante giunto al posto del partente Solbakken, è l’iraniano Azmoun, in 9 partite visto in campo più o meno e in tutto per circa mezz’ora!

Alla luce di quanto sopra, come è possibile imputare a Mourinho il calo di rendimento della squadra? Probabilmente la proprietà non conosce in modo approfondito il mondo del calcio, ma perché ha consentito la politica del “Vorrei ma non posso” che ha portato all’ingaggio di giocatori più o meno considerati importanti o addirittura campioni, liberi sul mercato e dunque a parametro zero perché reduci da infortuni anche gravi? Non sarebbe stato meglio qualche acquisto mirato di giocatori sani, magari utilizzando una parte degli oltre 60 milioni ricavati dalla vendita di Ibañez  e di giovani promettenti come Volpato, Tahirovic e Missori?

In definitiva, se proprio qualcosa si vuole rimproverare a Mourinho, riguarda il suo primo anno alla Roma quando mise fuori rosa, tra gli altri, giocatori come Pedro e Kluivert. Troppo poco per chiedere oggi l’esonero di un allenatore che non solo ha la fiducia della squadra e del pubblico (sempre più numeroso all’Olimpico, con relativi maggiori incassi), ma che soprattutto ha dimostrato di saper vincere pur tra tante difficoltà e sviste arbitrali.

 

sergio magaldi


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