Pubblico in tre parti questo interessante post di Fulvio Canetti che invita un
ipotetico amico cristiano a ripensare
in una chiave nuova e diversa la figura di Giuda Iscariota, anche nella
prospettiva di soffermarsi finalmente su Gesù ebreo.
Da
tempo, Canetti nei suoi scritti si rivolge ai cristiani nel tentativo di
demolire l’accusa di cosiddetto deicidio imputata agli ebrei, accusa che, nel
corso della storia, ha prodotto non pochi danni al popolo ebraico.
SEGUE DA:
Caro amico,
I Vangeli, nonostante il loro intento
apologetico, sembrano conservare il ricordo di questa ''crisi messianica''
nascente, per cui le parole di Gesù :''Il tempo si è compiuto e il regno di D-o
è vicino, pentitevi'', sono tutte da rimandare al suo ritorno, secondo
la visione escatologica della primitiva
Comunità di ebrei-cristiani di Gerusalemme.
Tale storia deve essere riletta in chiave
temporale, dando al popolo ebraico quello che appartiene a questo
popolo, cioè un Gesù ebreo-zelota,
estraneo ai dogmi della incarnazione e della Trinità, che combatte per la
libertà della sua Terra. Ad appesantire
poi il discorso, troviamo nel mondo cristiano, un Giuda, collocato nel profondo
inferno dantesco insieme a Bruto e Cassio, oppure un Giuda che'' bacia''
Gesù nella cappella degli Scrovegni, nella città di Padova. A rincarare la
dose, giunge nell'anno del Signore 2006, l 'omelia di Papa Benedetto 16° che definisce Giuda un bugiardo e un doppio-giochista, per cui nessuna
riabilitazione per questo individuo è
possibile.
Devi convenire con me, caro amico, che senza la determinazione di
Giuda nel credere nella regalità messianica di Gesù, questi non sarebbe
mai entrato nella città di Gerusalemme
sul dorso di un asino bianco, acclamato dal popolo Re Messiah. Sarebbe rimasto
un predicatore come tanti! Gesù e Giuda sono personaggi che si muovono in campi
d'azione diversi, ma hanno la stessa identità ebraica, nel voler liberare la Giudea dal giogo di Roma. ''Dare
il tributo a Cesare'', era considerato un tradimento intollerabile
dagli Zeloti, ragion per cui è impensabile
che sia stato detto da Gesù, che mai ha ''criticato'' la setta degli Zeloti, come invece ha
fatto, anche con violenze verbali,
contro Farisei e Sadducei.
Inquadrare Gesù solo nel suo aspetto
storico, è limitativo per questo personaggio, unico nel suo genere e in odore
di essere il Re Messiah d'Israele. Bisogna pertanto gettare uno sguardo su quanto ha predicato riguardo
alla Legge di Mosè (Torah). Anche in questa circostanza, è sempre
Giuda il personaggio chiave per una ragionevole comprensione. Nel ritrovato vangelo di Giuda,
come nei Sinottici, viene riportato l'evento straordinario della sua Resurrezione.
Giuda fatica a comprendere l'evento spirituale, per cui Gesù ride,
dicendogli:'' La tua stella ti svia'' (Giuda 9,15). Non lascia però Giuda
nell'ignoranza e promette di aiutarlo.
Giuda allora racconta il suo sogno, dove si è visto lapidato da dodici persone
intenti ad eseguire sacrifici cruenti. Sono i dodici discepoli
che non riescono a comprendere la dimensione spirituale della
resurrezione (Giuda 11,1). Per comprenderla, bisogna guardarla con
gli occhi dell'anima, senza credere che sia un'illusione. Gesù spiega a Giuda
che chiunque intraprenda un cammino spirituale e critichi le Potenze di questo
mondo, sarà sempre perseguitato, ma alla fine dei tempi egli regnerà su di
loro (Giuda 9,26). Giuda allora si rende conto che sarà demonizzato per
aver obbedito all'ordine del Maestro di consegnarlo ai sacerdoti. Questo
linciaggio morale di Giuda inizia negli stessi Vangeli dove, nell'ultima cena,
Luca afferma che '' Il Satan entrò in Giuda,
chiamato Iscariota''(Lc
22,3).
Nonostante le terribili calunnie fatte
contro Giuda, risulta chiaro che questi sia stato il primo ''martire
cristiano''. Giuda sa bene che nel momento in cui egli consegnerà Gesù,
verrà lapidato dagli stessi discepoli, come accaduto nel sogno e come accadrà
nella realtà. Giuda sa anche che verrà ucciso nel suo guscio mortale, mentre
la sua anima troverà dimora tra le ali misericordiose del D-o d'Israele. Tenere
''il soffio vitale'' (ruah Eloqim), imprigionato nell'oscurità dell'odio,
invece di farlo salire alla luce
dell'amore, come insegnato da Gesù, è una ''profanazione'' del Nome di
D-o (Giuda 13,14). E' stato Giuda a permettere la ''Resurrezione'' dell'anima
imprigionata nel corpo mortale di Gesù, che i demoni hanno poi chiamato
''tradimento''.
Ripensare Giuda significa
conoscerne l'identità ebraica nonché la
missione che egli compie nella storia del suo popolo. Giuda salva Giuseppe dalla morte, vendendolo per 20
denari (Gn 37,27) ai carovanieri ismaeliti, che porteranno questi in Egitto, dove nascerà il popolo ebraico. Giuda vende
Gesù per 30 denari (Mt 27,3) non per un vile atto delatorio, ma affinché
questi venga riconosciuto Messiah in Israele e dalle Nazioni del mondo. Giuda è un personaggio iniziatico della Scrittura, che appare nella
storia dell'uomo per dare luce e speranza alle future generazioni della terra.
Chi è il figlio dell'Uomo se non lo stesso Giuda? E' stato invece presentato
dalla narrazione evangelica come un vile traditore, mentre era in accordo con la Tradizione del suo
Maestro osservante della Legge: '' Non pensiate che sia venuto ad abolire la Legge , ma sono venuto per
darle compimento'' (Mt 5,17). Ricamare su Giuda per demonizzarlo ed estendere
questa calunnia al popolo ebraico, incolpando tutti i Giudei dei mali del
mondo, è stato ed è ancora diabolico. Vedere la
''pagliuzza nell'occhio degli ebrei per non vedere la trave nel
proprio occhio (cristiani)'' è stata e ancora sarà la causa
dell'antisemitismo.
Giuda Iscariota invece, riteneva Gesù un futuro Re Messiah d'Israele e l'ha consegnato alle Autorità religiose,
perché stanco di aspettare una loro dichiarazione pubblica. Voleva forzare la
situazione, chiamando a raccolta il popolo per l'obiettivo politico di liberare
la Giudea dal
giogo romano, in accordo con la rivolta degli zeloti.
Ora, caro amico, ti chiedo una cosa
importante, anzi importantissima: il mio modesto studio su ''Ripensare
Giuda'' ti ha fatto riflettere
sulla identità del personaggio biblico? Puoi trovare nei suoi confronti una
giusta misura nel giudizio, oppure hai bisogno che Gesù stesso ritorni a
spiegarti la verità? In attesa di un
sincero riscontro, ti invio un fraterno shalom da Jerushalaym.
Fulvio Canetti
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