SEGUE
DA:
LE FORME DEL PENSIERO: CRITICITA’ E DOGMATISMO (Parte prima)
LE FORME DEL PENSIERO: CRITICITA’ E DOGMATISMO (Parte seconda)
LE FORME DEL PENSIERO: CRITICITA’ E DOGMATISMO (Parte terza)
LE FORME
DEL PENSIERO: CRITICITA’ E DOGMATISMO (Parte quarta)
LE FORME
DEL PENSIERO: CRITICITA’ E DOGMATISMO (Parte quinta)
LE FORME
DEL PENSIERO: CRITICITA’
E DOGMATISMO (Parte sesta)
Tuttavia la religione dei Greci non conosce né dogma né
libro sacro, risolvendosi dunque in una formale adesione agli dei della città,
nei sacrifici, nei riti e nelle feste, peraltro assai frequenti, che si devono
celebrare per ingraziarsi la divinità e assicurare il benessere di tutti.
Accanto a questa religione per così dire, conformista,
superstiziosa e popolare, che peraltro è il tratto caratteristico ed esteriore
delle religioni di ogni età, si sviluppano in Grecia, in perfetta concordia con
la religione ufficiale, le cosiddette religioni misteriche che non chiedono di
sostituire una divinità con l’altra, e bensì promettono agli adepti una
individuale salvezza, cosa alquanto impensabile e rara nella società antica.
Così, per esempio, l’iniziato dei piccoli come dei grandi
Misteri Eleusini possiede un sapere indicibile e segreto che non deve essere
rivelato ai profani. E per quanto questo sapere sia legato al culto di Demetra
e di Persefone e dunque si avvalga di un pensiero sostanzialmente religioso,
nondimeno occorre riconoscere che da queste due divinità, collegate al ciclo
del grano e della vegetazione, si levi una sapienza antica e custode di
tradizioni più arcaiche, di certo andate perdute. A dimostrazione, se ancora ce
ne fosse bisogno, che la distinzione tra pensiero sapienziale e pensiero religioso, tra pensiero critico e pensiero dogmatico non consiste tanto in quel che si sa, ma del modo in cui lo si sa e più ancora
nella spiegazione che si dà nel pretendere di saperlo…
sergio magaldi
S E G U E
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