mercoledì 26 giugno 2019

I SENTIERI DELL'ALBERO, Parte VII (XXVI)




   SEGUE DA:










I sentieri dell’Albero della vita sono i rami che collegano tra loro i frutti sino alla sommità dell’albero e sono in tutto trentadue. I frutti altro non sono che le Sephiroth, dette anche ‘luci’ o ‘forme pure’ del molteplice. Sono 10 e rappresentano i numeri primordiali della creazione, perché per quanto si possa continuare a contare all’infinito non si troveranno che dieci numeri, anzi nove, essendo il 10 niente altro che la riproposizione dell’unità.

Si dispongono al centro, alla destra e alla sinistra dell’albero e ad ogni Sephirah  è attribuito un nome e un numero. Alla colonna centrale appartengono: 1 Kether  Corona o Altezza Superiore,  6 Tiphereth Armonia, Bellezza o Compassione,  9 Yesod  Fondamento, Generazione o Alleanza, 10 Malchuth  Regno o Esilio. Alla colonna di destra: 2 Chokmah  Sapienza o Principio, 4 Chesed Grazia o Misericordia, 7 Netzach  Eternità o Vittoria. Alla colonna di sinistra: 3 Binah  Intelligenza o Ritorno,  5 Gheburah  Potenza o Giudizio,  8 Hod Gloria o Splendore.

Esaminerò brevemente i sentieri che corrono tra le cinque Sephiroth cosiddette emotive. I sentieri partono dal basso e seguono idealmente le spire di un serpente che, ascendendo lungo l’Albero, poggia la coda su Malkuth, la decima Sephirah, il corpo su Yesod, Hod e Netzach e che con la lingua lambisce Tiphereth, la sesta Sephirah


Per leggere le lettere ebraiche occore scaricare il font Hebrew

 

                       Ventiseiesimo    Sentiero

                                         

    
                                               t r a p t    d w h
                      Hod           Tiphereth


  Ottava  lettera semplice, la Nun  n  è la lettera del sentiero. Nella sua forma grafica ci appare come una Yud che si prolunga in una linea verticale discendente per condensarsi in basso in un quadrato. È  simbolo di Nefilah ‘caduta’, ma anche di sottile luce di  Nor  r n  candela’ che tende verso l’alto. Il duplice ripiegamento della forma indica che senza umiltà, sia in alto che in basso, non sarà possibile la risalita.

  Il valore numerico della lettera è 50, il numero delle Porte della conoscenza (Sharey Binah). Per poterle aprire è necessario ma non sufficiente il sapere scientifico. Occorre lo studio della Legge, e indagare sulle forze inconsce che ispirano le nostre azioni, come mostra la lettera che, in finale di parola, assume la forma diritta e allungata } quasi una lunga chiave, simbolo della necessità di scandagliare i segreti della psiche:
   ‘Lanterna del Signore è l’anima che penetra sin nelle stanze del ventre’ (“Proverbi”20, 27).

                                                           *   *   *

 Per camminare su questo sentiero occorre comprendere che la parola di Hod, da semplice ‘flatus vocis’, deve farsi ‘sapere’ e ‘consapevolezza’. E’ questo il terreno più aspro per quanti, sedicenti iniziati, vi si avventurano. Forti del pezzo di carta che gli conferisce l’iniziazione di questa o quella comunità, ritengono la propria lingua magicamente ispirata e disprezzano ogni studio e presa di coscienza. Ben presto finiscono col cadere nei ‘gusci vuoti’ del sentiero, le Kellippot.

 Inoltre, a differenza di quanto accade sul Trentunesimo sentiero, dove, pure, sono le forze inconsce a manifestarsi, quel che qui si rivela è l’inconscio della propria opposta polarità. Il riferimento alle 50 Porte della Sephirah Binah, intelligente matrice cosmica dell’Albero della vita, ci fa comprendere che, se si avanza rettamente sul sentiero Hod – Tiphereth, è possibile realizzare il massimo sviluppo possibile di coscienza del femminile.

sergio magaldi



1 commento:

  1. grazie, è bellissimo, affascinante. spero in una Nor(rn)con umiltà

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