Nelle puntate precedenti abbiamo visto come cibarsi del “frutto ancora acerbo” dell’Albero della conoscenza – secondo l’espressione del cabbalista spagnolo Joseph ben Abraham Gikatilla (1248-1305) – abbia comportato la dispersione delle scintille di luce provenienti dall’alto e causato l’origine del male fisico, morale e metafisico.
Che “la rottura dei vasi” (Shevirat haKelim) contenenti la luce divina dipenda dall’inevitabile conseguenza della narrazione contenuta nel Genesi biblico, o che si giustifichi in base ad una concezione perfezionata dal noto cabbalista Ytzach Luria (1534-1572) che parla di Tzitzum o restrizione della Totalità divina che lascia libero un punto dello spazio per dar vita ad un universo interamente umano – l’ascesa lungo l’Albero della vita, a partire dalla Sephirah Malkut, ha il fine di consentire il ritorno a Da’ath per cibarsi ancora una volta del frutto dell’Albero della conoscenza, colto però questa volta nella sua piena maturità e dunque come conoscenza unificata.
La sesta puntata di “Viaggio nella Qabbalah” andrà in rete lunedì 22 gennaio.
Nessun commento:
Posta un commento