domenica 1 settembre 2019

I SENTIERI DELL’ALBERO,Parte IX (XXIV)




SEGUE DA:










I sentieri dell’Albero della vita sono i rami che collegano tra loro i frutti sino alla sommità dell’albero e sono in tutto trentadue. I frutti altro non sono che le Sephiroth, dette anche ‘luci’ o ‘forme pure’ del molteplice. Sono 10 e rappresentano i numeri primordiali della creazione, perché per quanto si possa continuare a contare all’infinito non si troveranno che dieci numeri, anzi nove, essendo il 10 niente altro che la riproposizione dell’unità.

Si dispongono al centro, alla destra e alla sinistra dell’albero e ad ogni Sephirah  è attribuito un nome e un numero. Alla colonna centrale appartengono: 1 Kether  Corona o Altezza Superiore,  6 Tiphereth Armonia, Bellezza o Compassione,  9 Yesod  Fondamento, Generazione o Alleanza, 10 Malchuth  Regno o Esilio. Alla colonna di destra: 2 Chokmah  Sapienza o Principio, 4 Chesed Grazia o Misericordia, 7 Netzach  Eternità o Vittoria. Alla colonna di sinistra: 3 Binah  Intelligenza o Ritorno,  5 Gheburah  Potenza o Giudizio,  8 Hod Gloria o Splendore.

Esaminerò brevemente i nove sentieri che corrono tra le cinque Sephiroth cosiddette emotive. I sentieri partono dal basso e seguono idealmente le spire di un serpente che, ascendendo lungo l’Albero, poggia la coda su Malkuth, la decima Sephirah, il corpo su Yesod, Hod e Netzach e che con la lingua lambisce Tiphereth, la sesta Sephirah



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 «Ecco dunque il segreto della conoscenza di cui ti facevo cenno: si tratta del segreto dell’essenza umana, compreso nel segreto della sapienza, dell’intelligenza e della conoscenza. L’uomo è infatti il segreto della sapienza, mentre la donna è il segreto dell’intelligenza: la congiunzione carnale pura è il segreto della conoscenza. Questo è il segreto dell’uomo e della donna secondo le vie occulte della qabbalah interiore».

Yosef Giqatilla,   Lettera sulla santità



   Ventiquattresimo  Sentiero

 

                                 (L'inizio)      
 


                      
                            t r a p t    j x n

  
              

                             Netzach      Tiphereth



 La lettera del sentiero è la Lamed

                                        
              30


 Lamed settima lettera semplice dell’alfabeto ebraico il cui ideogramma ricorda un serpente che drizza la testa.
  
 Con questa lettera si conclude la Torah scritta – la Lamed di Israel, alla fine del Deuteronomio – che inizia con la lettera Bet di Bereshit. Insieme, le due lettere formano la parola Lev  b l cuore con valore numerico 32 (Lamed 30+Bet 2).

  La lettera rappresenta l’inizio di una effettiva ascesa spirituale e si richiama alla voce divina che fa drizzare il serpente inaugurando un’inversione di tendenza.

 E Qol  l w q voce ha valore 136, 10 per riduzione teosofica, il numero delle Sephiroth dell’Albero della vita che la lettera ricapitola insieme ai 32 sentieri, quasi a ribadire che la vera iniziazione sull’Albero comincia soltanto da qui. Né la cosa ci sorprende perché 10 è anche la riduzione teosofica del valore numerico di Tiphereth (1081), vero cuore dell’Albero.
  
 La medesima idea di un ribaltamento e di un inizio è contenuta nella dodicesima lama dei tarocchi che nel raffigurare l’Appeso si ispira  alla forma di questa lettera.

 Il valore numerico della lettera è 30 e la sua ghematria più importante è la terza persona del futuro del verbo essere: Yiheh   h y h y sarà, simbolo di promessa e di speranza.
  
 Rabbi Aqiva suggerisce di leggere la lettera secondo il suo acrostico: Lev Mevin Da’at, ‘un cuore che comprende conoscenza’.
 

 Il cuore è il solo organo del corpo capace di unificare tra loro intelletto ed emozioni. Espressioni di tale conoscenza sono la compassione, l’amore tra l’uomo e la donna,  e la visione del mistico.


sergio magaldi

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